Juventus, quanti guai: la giustizia sportiva fa tremare i bianconeri. E ora esplode la grana Ronaldo: “Se viene fuori la carta segreta ci saltano alla gola”. Cosa sta succedendo.
Il mondo Juventus è sotto shock. E fatica a riprendersi. Dopo le dimissioni in blocco del Consiglio di Amministrazione, compreso il Presidente Andrea Agnelli, l’inchiesta Prisma rischia di terremotare ciò che rimane del club bianconero. Ecco perché tutto ruota attorno all’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva.
In caso di responsabilità accertata da parte del club lo spettro di possibilità sarebbe piuttosto variegato. In particolare il comma 4 del già citato articolo 31 del Codice di Giustizia Sportiva prevede la “penalizzazione di uno o più punti in classifica” per la società che “mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi, si avvale delle prestazioni di sportivi professionisti con cui non avrebbe potuto stipulare contratti sulla base delle disposizioni federali vigenti”. Una soluzione, quella della penalizzazione, che si pone a metà tra la ‘semplice’ ammenda e lo spettro della retrocessione in B nel caso in cui venga provato che il club ha fornito dati falsi per iscriversi al campionato.
E oggi l’inchiesta che ipotizza bilanci truccati (dal 2018 al 2020), plusvalenze artificiali, false fatturazioni e “manovre stipendi” fa davvero paura. La Procura di Torino è pronta a chiedere il rinvio a giudizio per gli ex componenti del Cda bianconero. In primis il Presidente dimissionario Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved e l’Amministratore delegato Maurizio Arrivabene.
A preoccupare, invece, il nuovo Presidente juventino Gianluca Ferrero è il bilancio societario da votare. Bilancio in cui non sarebbero stati ancora inseriti i 34 milioni della seconda “manovra stipendi”. 19 dei quali sarebbero legati alla famosa “carta segreta” firmata con Cristiano Ronaldo, che ora sembra intenzionato a chiederne il pagamento. “Carta Ronaldo” che non doveva saltare fuori, per nessun motivo al mondo. “Perché se succede ci saltano alla gola, tutto sul bilancio i revisori e tutto”, dice in un’intercettazione Cesare Gabasio, legale rappresentante del club. “Poi va a finire che ci tocca fare una transazione finta“, aggiunge Gabasio.
L’analisi delle carte processuali e le dichiarazioni di diversi testimoni avrebbero messo in luce altri debiti non messi a bilancio. Il Ds juventino Federico Cherubini, sentito il 29 novembre 2021, ha raccontato che ballerebbero “tra i 6-7 milioni di debiti con l’Atalanta” che non sarebbero mai stati iscritti. Scenario indirettamente confermato dall’Amministratore delegato Maurizio Arrivabene che in un’altra intercettazione ammetterebbe: “Sappiamo cosa gli dobbiamo all’Atalanta”.
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