Dopo le dimissioni dell’intero Cda e di Andrea Agnelli dopo l’inchiesta plusvalenze e stipendi, cosa potrebbe rischiare la Juventus? Free.it lo ha chiesto al noto avvocato penalista, ma anche estremo conoscitore della giustizia sportiva, Roberto Afeltra. “Quando la forma supera la sostanza”, il commento lapidario dell’avvocato
Il caso Juventus, nonostante l’inchiesta che la coinvolge da tempo fosse nota, ha scosso l’opinione pubblica, anche quella che di solito non si occupa di calcio.
Un intero Cda che si dimette all’unanimità, compreso lo stesso presidente, non è cosa di tutti i giorni. 12 Anni alla guida del club bianconero, successi, trofei, il blasone di una squadra tra le più conosciute al mondo, la più vincente da sempre tra le italiane. Insomma quanto accaduto nelle ultime ha lasciato molti di sasso. Eppure chi il diritto, sportivo e penale, lo mastica da anni, non è rimasto affatto sorpreso da come la Juventus abbia deciso di agire. E le dimissioni di tutto il consiglio di amministrazione non sono assolutamente un fatto eclatante.
“Quando la forma supera di gran lunga la sostanza”, commenta lapidario l’avvocato Roberto Afeltra, tra i penalisti più noti del nostro Paese, ma anche estremo conoscitore del diritto sportivo. Quando lo raggiungiamo al telefono il penalista è in viaggio verso Livorno, e nonostante qualche problema di linea lungo la tratta, riusciamo perfettamente a cogliere il senso delle sue parole.
Caso Juventus, il punto sull’inchiesta e quali sono i reati contestati
Ma prima di andare all’intervista dell’avvocato, al quale abbiamo chiesto di immaginare i possibili scenari secondo quello che si sa ad ora dell’inchiesta, proviamo a riepilogare i fatti. Da circa un anno un pool di magistrati guida l’indagine Prisma. Ne fanno parte i sostituti procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e il procuratore aggiunto Marco Gianolio, che nel 2006 aveva indagato la Juventus per una delle ipotesi di reato contestate: il falso in bilancio.
Nel tentativo di ricostruire i flussi finanziari dal 2018 al 2021 la Procura si è avvalsa della consulenza del commercialista Enrico Stasi che, come Gianolio, si era già occupato dei bilanci della Juventus nell’inchiesta del 2006. Il lavoro del consulente ha puntato l’attenzione sulle plusvalenze e la manovra stipendi. Secondo gli inquirenti emerge una notevole differenza tra i risultati che sarebbero dovuti essere contabilizzati e quelli messi a bilancio al 30 giugno degli anni 2019, 2020 e 2021.
Quali soni i reati contestati al club bianconero? Gli inquirenti ipotizzano: false comunicazioni sociali , ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, manipolazione del mercato e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.
Inchiesta Juventus, avvocato Afeltra a Free.it ” Le dimissioni del cda non modificano il quadro probatorio, anzi…”
i magistrati contestano anche una cosa in particolare; siamo al 28 marzo del 2020 e in un comunicato la Juventus annunciava l’accordo con i calciatori e lo staff tecnico della prima squadra: “L’intesa prevede la riduzione dei compensi per un importo pari alle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno 2020. Nelle prossime settimane saranno perfezionati gli accordi individuali con i tesserati, come richiesto dalle normative vigenti. Gli effetti economici e finanziari derivanti dall’intesa raggiunta sono positivi per circa euro 90 milioni sull’esercizio 2019/2020”.
Per gli inquirenti questo comunicato proverebbe che non sarebbero state pagate 4 mensilità per un totale di 90 milioni di euro, mentre in realtà i calciatori avrebbero rinunciato soltanto a una mensilità. Insieme all’avvocato Roberto Afeltra, abbiamo provato a capire qualche elemento in più.
Avvocato, la situazione è nota. Ci aiuti però a sciogliere qualche nodo e a calare la materia in un contesto più comprensibile, per chi ogni giorno non entra nei tribunali. A cominciare dalla giustizia sportiva.
“A livello sportivo la Figc ha aperto un provvedimento disciplinare a carico della Juventus. Come sappiamo il tema è quello della valutazione del pagamento degli stipendi relativamente alle stagioni sportive 2019/20 e 2020/21. Il motivo è che negli atti inviati dalla Procura di Torino, quelle transazioni di rinuncia agli stessi stipendi da parte dei calciatori, fossero fittizie. Dunque la FIGC vuole verificare se la nota emessa dal club fosse veritiera, perchè la Procura (qui siamo in ambito pensale) sostiene di aver trovato scritture private in merito al fatto che il club bianconero potesse spendere 90 milioni di euro, quando in realtà ne avrebbe spesi/pagati 22. Ora da un punto di vista della giustizia sportiva non ci sarebbe nessuna incidenza. E anche se la Juventus avesse dato quei soldi ciò non impedirebbe l’iscrizione al campionato”.
Spostiamoci all’ambito penale allora…
“Beh potremmo dire che in qualche modo la Procura abbia fornito un assist al club…Tanto per usare una metafora calcistica”
Ovvero?
“Il 30 giugno 2022 la Juventus approva un bilancio. La Consob ne contesta i principi contabili; il club ne prende atto, dimette tutto il cda, fissa una nuova assemblea dei soci. In sostanza la Juventus fa quello che la Consob chiede”.
Dimissioni cda Juventus, avvocato Afeltra a Free.it “Una
Quindi il fatto eclatante delle dimissioni non ci avrebbero dovuto sorprendere, o quantomeno non hanno sorpreso lei?
“Ciò che è avvenuto, è avvenuto per prassi. Per togliere altri argomenti alla Procura. E tutto si è compiuto in maniera lecita, nel senso che le dimissioni del consiglio di amministrazione non modificano il quadro probatorio, anzi potremmo dire che lo migliorano…Ecco perchè mi verrebbe da dire, pensando alla sollevazione popolare di questi giorni, al clamore mediatico, che a volte la forma supera la sostanza!”
Quindi, conseguenze sportive o penali, quali potrebbero essere?
“Certo per la giustizia sportiva vanno attesi sviluppi in merito al capo di imputazione. La Procura Federale potrebbe dare aggiornamenti nel giro di un mese. Ma la Juventus potrebbe cavarsela con una multa. Invece sull’altro fronte sappiamo già che la prossima assemblea dei soci è stata fissata al 27 dicembre e che entro il 31 la situazione potrebbe modificarsi, dopo le avvenute dimissioni del cda e la nomina di un altro. La Consob in merito non può dire nulla e la Procura mi pare abbia rinunciato all’appello della misura cautelare del gip. Ipotizzerei, ma non sono io il difensore del club bianconero, che la Juventus potrebbe chiedere al gip di procedere con rito abbreviato. E io credo che a quel punto verrebbero tutti assolti”.