Ischia, soccorritore Gianni Capuano a Free.it | “Paura per nuove piogge. Scaviamo senza sosta e non dimenticherò mai…”

Dopo la tragedia di Ischia, sull’isola si continua a scavare. Le vittime accertate sono 8 ma mancano all’appello ancora quattro persone che risultano scomparse. Mentre infuria la polemica politica, con accuse incrociate tra amministratori cittadini e governo, la popolazione di Ischia è affranta e spaventata. Anche perché nelle prossime ore è attesa una nuova perturbazione che potrebbe rallentare ancora il lavoro dei soccorritori. Free.it ha contattato Gianni Capuano, coordinatore del gruppo locale della Protezione civile “Forio C.B”. È stato proprio lui a ritrovare la prima vittima Eleonora Sirabella.

Mentre i cittadini di Ischia ancora scavano tra fango e detriti, la politica litiga sul tema abusivismo edilizio e condoni. In particolare, sotto accusa c’è l’articolo 25 del Decreto Genova del 2018, quello sulla “definizione delle procedure di condono”. L’obiettivo del decreto, proposto e approvato dal governo Conte I, era semplificare la sanatoria delle case non in regola danneggiate dal terremoto dell’agosto 2017. In realtà, è stato solo un altro strumento per facilitare l’abusivismo edilizio.

Tragedia Ischia
Tragedia Ischia, soccorritore Gianni Capuano a Free.it | “Paura per nuove piogge. Scaviamo senza sosta e non dimenticherò mai…”

Qual è la situazione al momento?

“Stiamo ancora procedendo con lo sgombero delle abitazioni dal fango e dai detriti. La situazione è difficile, si lavora a rilento perché la melma ha ricoperto tutti, ci sono mobili da spostare, bisognare fare attenzione al recupero degli oggetti che rappresentano la vita di quelle persone. È difficile e doloroso anche per noi volontari maneggiare pezzi della quotidianità dei nostri concittadini ed è orrendo dover buttare in sacchi neri oggetti che fino a poche ora fa erano puliti e integri.”

Gianni Capuano prosegue: In alto, invece, ci sono i vigili del fuoco che sono ancora intenti nel recupero dei dispersi. Anche quella è una operazione molto delicata. Si cercano ancora quattro dispersi di via Celario, nella zona alta di Casamicciola. I vigili del fuoco stanno setacciando veramente palmo a palmo il terreno e l’intera area. E poi ci sono i cittadini volontari muniti di stivali e pala che aiutano a liberare le strade dal fango. L’isola è sotto shock”.

Secondo le previsioni del tempo, nelle prossime ore è attesa una nuova perturbazione. Siete preoccupati?

Non dovrebbe essere così forte come quella di sabato, ma ormai la paura c’è e quindi…vediamo che succede. Purtroppo, non è che ci si possa fidare al cento per cento delle previsioni meteo e quello che può succedere è del tutto inaspettato. Nessuno immaginava che potesse venir giù un pezzo di montagna, così.

Frana Ischia, soccorritore Gianni Capuano a Free.it | “Io e il mio gruppo scaviamo senza sosta”

“Anche se ora c’è la polemica politica, ai cittadini nessuno ha detto nulla. Speriamo che la pioggia non sia tanto forte, anche perché il fango potrebbe ulteriormente scivolare e ricoprire cose. E potrebbe essere molto più difficile il lavoro dei soccorritori”.

Tragedia Ischia
Tragedia Ischia, soccorritore Gianni Capuano a Free.it | “Io e il mio gruppo scaviamo senza sosta”

La gente è stata tutta evacuata?

“Sono stati evacuati tutti coloro che vivevano in zona rossa, gli altri no. Ma ormai la preoccupazione c’è dappertutto. Perciò in queste ore stiamo cercando di lavorare anche per far sentire la gente più al sicuro. Nella mia associazione siamo 32 e stiamo lavorando con l’intera colonna della Protezione civile campana che in totale ha mandato 270 persone. Io e il mio gruppo stiamo lavorando dalle prime ore di quel maledetto sabato. Purtroppo, sono stato proprio io a trovare la prima vittima, Eleonora Sirabella. È stato straziante vedere il corpo senza vita di quella donna coperta dal fango. Era sotto un metro di terra, appoggiata al tronco di un albero ma è stata la corrente a metterla in quella posizione. È una scena terribile che non riuscirò mai a cancellare dalla mia memoria”.

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