Omicidi prostitute Roma, De Pau resta in carcere. La criminologa Bruzzone a Free.it | “Bugiardo e manipolatore”

Giandavide De Pau, accusato del triplice omicidio delle prostitute avvenuto a Roma la scorsa settimana, resterà in carcere. Questa mattina la convalide del fermo. “Mente sapendo di mentire, è bugiardo e manipolatore”. Così al quotidiano online Free.it la nota criminologa Roberta Bruzzone analizza il gesto violento del presunto assassino. 

Al termine dell’interrogatorio di convalida, il gip ha deciso: Giandavide De Pau resterà in carcere a Regina Coeli.

Triplice omicidio Roma, Roberta bruzzone a free.it
Triplice omicidio Roma, la criminologa Roberta Bruzzone a Free.it. Foto Facebook

Probabilmente proseguirà anche il regime di strettissima sorveglianza, al quale l’indagato è attualmente sottoposto in cella. “Non ha contezza e memoria di quello che è successo per come l’ho visto io, assente, mi sembra strano fosse in grado di organizzarsi una fuga. Dell’auto nel deposito giudiziario e del passaporto ho informazioni, so solo che il suo documento era scaduto da tempo”.

Aveva parlato così il legale di De Pau, Alessandro De Federicis,  prima di fare ingresso a Regina Coeli, ed aveva anche aggiunto “La Procura  gli contesta l’omicidio plurimo aggravato ma senza premeditazione perché è difficilmente contestabile. In base a quanto so l’arma non è stata ancora trovata. Ho chiesto di trovare una struttura adeguata alle sue condizioni, parliamo di una persona con disturbo della personalità borderline”. 

Disturbo della personalità borderline, afferma dunque il suo difensore. E per quale motivo in presenza di un disturbo tanto importante e alla luce della sua fedina penale, Giandavide De Pau, era libero di andare, fare, muoversi? Anche su questo è arrivata la risposta dell’avvocato ai cronisti che aspettavano davanti il carcere “De Pau era libero perché non aveva titoli per essere detenuto, e nessuno, neanche gli psichiatri che lo avevano visitato, si erano accorti della sua pericolosità”. 

triplice omicidio Roma
Triplice omicidio Roma, la criminologa Bruzzone intervistata da Free.it ” Assassino compulsivo” Foto Ansa

“Non ha nessuno, Giandavide De Pau non è stato in grado di costruire nessuna relazione nemmeno nell’ambiente criminale, proprio perchè percepito come pericoloso“. La pensa invece così, Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense, volto noto della tv, alla quale Free.it ha chiesto in esclusiva che idea si sia fatta del triplice omicidio del quartiere Prati di Roma, sul quale nel tardo pomeriggio emergono elementi raggelanti.

De Pau ha ripreso con il proprio cellulare l’omicidio delle due cinesi.  Il dettaglio viene confermato  dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Mara Mattioli, che ha convalidato il fermo. I due video, uno della durata di 14 minuti e l’altro di 42 minuti, sono stati registrati lo scorso giovedì alle ore 10.23 e alle 10.38 e “documentano in maniera incontrovertibile e raccapricciante l’omicidio delle due donne cinesi commesso da Giandavide De Pau dopo aver consumato con le stesse rapporti sessuali ed aver preteso di rimanere solo con le due donne, mandando via altri clienti” si legge nell’ordinanza.

Dottoressa Bruzzone, chi è Giandavide De Pau? Ci troviamo davvero davanti ad un serial killer?

Tecnicamente potremmo definirlo seriale, considerato il numero delle vittime, ma avendo agito non in maniera premeditata, io parlerei di assassino compulsivo. Anche se questa è diventata una definizione desueta.”

Ci faccia capire meglio…

Assassino compulsivo perchè ha agito nell’arco di poche ore. I primi due delitti, mi riferisco alle donne cinesi, sono di certo maturati nell’ambito della sfera sessuale. Credo invece che il delitto della terza persona, la prostituta colombiana che è stata ritrovata dalla sorella, sia stata uccisa perchè si sarebbe opposta al suo aggressore. Da quanto emerge dalle indagini infatti, De Pau conosceva già Martha, che forse non avrebbe accettato di aiutarlo per la fuga…”

Triplice omicidio Roma. Bruzzone a Free.it “De Pau mente sapendo di mentire”

Triplice omicidio Roma, Roberta bruzzone a Free.it
Triplice omicidio Roma, La criminologa Roberta Bruzzone a Free.it. Foto facebook

Dottoressa ci descriverebbe meglio la personalità, il profilo che emerge in queste ore del presunto colpevole?

De Pau è sicuramente affetto da un disturbo anti-sociale. Ha agito ovviamente in un contesto aggravato dall’uso smodato di alcool e droga, ma di base i suoi disturbi erano già pericolosi. Ci troviamo davanti ad un soggetto assolutamente consapevole, al di là delle dichiarazioni da lui rese durante l’interrogatorio in Questura,  va ricordato infatti che tutti i soggetti anti-sociali sono anche bugiardi e manipolatori. Dunque De Pau per come la vedo io, mente sapendo di mentire. Perchè sa perfettamente cosa lo aspetta: ovvero l’ergastolo”.

Ecco, lo ha ricordato lei. Giandavide De Pau, nel suo primo interrogatorio negli uffici della Questura, ha detto infatti di non ricordare, di aver addirittura tentato di fermare il sangue ad una delle due donne cinesi, ha raccontato di una figura maschile che appariva e scompariva…Plausibile?

Queste amnesie, se tali le vogliamo definire, sono disattese dai fatti. E dalle prove che fino ad ora gli investigatori hanno infilato una dietro l’altra”.

Perchè Giandavide De Pau, col suo passato criminale, addirittura per anni è stato autista di un boss tra i più importanti come Michele Senese, non ha chiesto aiuto per la sua fuga, a qualcuno del suo ambiente. Forse oggi non sarebbe dietro le sbarre…

Perchè De Pau non ha nessuno intorno a sè. Non ha relazioni normali con donne, ma io credo che non abbia saputo costruire legami nemmeno nel suo ambiente, perchè percepito come pericoloso. La violenza, l’uso eccessivo di droga, facevano di lui un soggetto inaffidabile. E non mi sorprenderebbe che, come sembra secondo alcune ipotesi investigative che la procura sta portando avanti, possa aver colpito anche in passato. Sempre contro una prostituta, sempre nell’ambiente del sesso a pagamento”.

Delitti Roma, Bruzzone a Free.it “Stupita dalla svalutazione delle vittime”

Dottoressa Bruzzone, lei ha tantissimi anni di esperienza alle sue spalle. C’è qualcosa, in questo triplice omicidio che l’ha colpita o stupita?

Le dico la verità, una cosa mi ha veramente infastidita: la svalutazione che, la stampa in primis, ha fatto delle vittime. Sono convinta che se ad essere uccise fossero state 3 donne che non esercitavano la professione di escort, il linguaggio usato sarebbe stato diverso. Ma soprattutto anche l’empatia, il coinvolgimento sarebbero stati maggiori…E invece ci si è concentrati in maniera morbosa solo su alcuni dettagli”.

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