La ‘ndrangheta travolge i consigli comunali di Anzio e Nettuno. La decisione di scioglierli del governo arriva in seguito all’inchiesta della Dda di Roma
Il giro di appalti truccati e pressioni su politici locali da parte della ‘ndrangheta era già stato scoperto a febbraio scorso durante l’operazione “Tritone” che portò all’arresto di sessantacinque persone. L’inchiesta della magistratura aveva acceso così un faro sui comuni di Anzio e Nettuno e sulle infiltrazioni mafiose all’interno delle amministrazioni comunali.
La decisione a cui è giunto il governo è di sciogliere i due consigli comunali. La scelta è stata fatta nel corso della riunione durata ben tre ore del Consiglio dei ministri che ha approvato la legge di bilancio. Ma, per l’appunto, il caso giudiziario era venuto a galla già in precedenza, nell’ambito di una operazione sul giro di appalti mafiosi nel litorale romano.
Coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia capitolina, le indagini avevano portato in superficie un sistema di controllo portato avanti dal clan calabrese dei Gallace, che aveva forti legami con molti politici locali, alcuni dei quali riconducibili alla lista politica di Candido De Angelis ad Anzio.
L’inchiesta della magistratura sulle infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni comunali del litorale romano aveva anche ricostruito la rete di pressioni esercitate dalle cosche ‘ndranghetiste sulle elezioni amministrative del 2018. All’epoca nell’operazione nominata “Tritone”, dalle intercettazioni era emerso anche come il sistema degli appalti truccati era collegato ad altre attività criminali sul territorio.
La richiesta di scioglimento dei comuni di Anzio e Nettuno nasce alcuni mesi fa dall’allora prefetto Matteo Piantedosi. Ed è stato proprio lui, oggi ministro dell’Interno del governo Meloni, ad approvarla al governo. Nella nota del Consiglio dei Ministri si legge, come riporta anche fanpage:
“In considerazione delle accertate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione, nonché il buon andamento e il funzionamento dei servizi, ha deliberato, a norma dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, lo scioglimento dei consigli comunali di Cosoleto (RC) e Anzio (RM) e l’affidamento della gestione degli enti a commissioni straordinarie appositamente nominate, per un periodo di diciotto mesi”. Nel corso della lunga riunione del Consiglio dei ministri è stato inoltre nominato Carmine Belfiore come nuovo questore di Roma.
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