I missili caduti sul territorio della Polonia, Paese facente parte della Nato, aprono scenari molto pericolosi.
I razzi hanno fatto due vittime, ma quello che si sta cercando di capire adesso è se l’attacco sia stato effettivamente programmato dalla Russia o se sia stata una casualità. Nel primo caso potrebbe scattare l’attivazione dell’articolo 5 della Nato.
La Nato è in stato di massimo allerta per dei missili russi che sarebbero caduti in Polonia provocando due morti dopo la pioggia di oltre 100 razzi che si è abbattuta nel pomeriggio sull’Ucraina nell’ennesima sfida di Vladimir Putin al mondo in pieno G20: sarebbe la prima volta che un Paese dell’Alleanza viene colpito direttamente nel conflitto.
La notizia, anticipata da media polacchi e poi tedeschi, è stata confermata in un primo momento da un alto funzionario dell’intelligence americana citato dall’AP ma in serata erano febbrili i contatti e le consultazioni tra alleati per cercare di capire cosa sia successo esattamente in Polonia.
Il governo di Varsavia ha riunito un consiglio di sicurezza d’emergenza per fare luce sull’accaduto, mentre il Pentagono ha assicurato che gli Stati Uniti “difenderanno ogni centimetro” del territorio dell’Alleanza nel caso la Polonia invocasse l’articolo 5, che vincola gli Stati membri alla difesa collettiva.
Ma cosa dice effettivamente l’articolo 5 della Nato? “Le Parti convengono che un attacco armato contro uno o più di loro in Europa o Nord America sarà considerato un attacco contro tutti loro“: inizia così l’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico che vincola gli Stati membri alla difesa collettiva e che potrebbe essere invocato dalla Polonia, raggiunta stasera da due missili russi al confine con l’Ucraina
Se fosse dunque accertata la responsabilità della Russia con un attacco programmato e messo in atto su territorio polacco si potrebbero aprire scenari imprevedibili. “Il nostro impegno verso l’articolo 5 della Nato è chiarissimo: difenderemo ogni centimetro di territorio della Nato“. Lo ha detto il portavoce del Pentagono Pat Ryder a proposito della notizia di missili russi caduti in Polonia.
Secca la replica di Mosca: si tratta di voci che equivalgono ad una “provocazione”, perché “i missili mostrati dai media polacchi non sono nostri“, ha detto in serata il ministero della Difesa russo.
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