Il caso Cristiano Ronaldo continua a tenere banco. Il talento portoghese, dopo aver criticato il Manchester United in una intervista, ha subito l’attacco del club e ora anche quello dello spogliatoio.
Anche i compagni di squadra sembrerebbe abbiano preso decisioni contro CR7, mentre il Man United pensa a una azione legale.
Il futuro di Cristiano Ronaldo è ormai deciso e sarà quasi certamente lontano da Manchester. Dove? È ancora tutto da scoprire e con ogni probabilità si deciderà dopo il Mondiale in Qatar. L’ipotesi di un trasferimento negli Stati Uniti resta per il momento un ripiego, perché CR7 è convinto di poter giocare ancora ad alti livelli, anche in Premier League, dove il Chelsea lo ha cercato anche la scorsa estate.
O magari in Portogallo, tornando ad indossare la maglia dello Sporting Lisbona, con cui ha esordito nel grande calcio.
Intanto il Manchester United pensa ad un’azione legale contro Cristiano Ronaldo, dopo l’esplosiva intervista nella quale CR7 ha attaccato frontalmente il club e il suo tecnico, l’olandese Erik ten Hag, ma anche i compagni di squadra hanno preso una decisione.
Sembrerebbe, infatti, che gli amministratori della chat Whatsapp della squadra, Harry Maguire e Scott McTominay, avrebbero buttato fuori proprio il portoghese. Evidentemente anche ai compagni di squadra non sono piaciute le dichiarazioni di CR7 che avrebbe mancato di rispetto al club, all’allenatore e di conseguenza anche ai proprio compagni di squadra.
Nell’intervista, a pochi giorni dal via del Mondiale in Qatar Ronaldo, senza mezzi termini, si è scagliato contro la sua attuale società che oltre ad una azione legale punta alla rescissione a gennaio del contratto – in scadenza a giugno – che al momento sempre più inevitabile.
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