Quasi 40 milioni di elettori hanno già votato in anticipo per le elezioni di metà mandato americane che avranno il loro epilogo martedì 8 novembre. Ma per cosa si vota e come funzionano?
Si svolgono ogni quattro anni a metà del mandato presidenziale e i cittadini americani sono chiamati a rinnovare gran parte del Congresso.
Gli elettori che hanno deciso di votare in anticipo, sono quasi 40 milioni. Un numero di molto supeririore al record segnato nella tornata elettorale del 2018. Ma a cosa servono e chi si elegge nel corso delle elezioni di Midterm? Le elezioni di metà mandato determinano, di fatto, il destino dell’agenda della Casa Bianca nei due anni successivi, prima delle nuove elezioni presidenziali.
Nel caso della Camera bassa il voto riflette di più la volontà popolare, con ogni Stato che elegge un numero di deputati proporzionale alla sua popolazione (in testa c’è la California con 53 rappresentanti eletti). Per la Camera alta invece ogni Stato (anche in date differenti) elegge due senatori.
Attualmente entrambi i rami del Congresso sono a maggioranza democratica, il partito del presidente Joe Biden, ma i sondaggi della vigilia promettono di ribaltare la situazione attuale.
La situazione attuale in Congresso prevede un 50 a 50 al Senato (ma il voto della vicepresidente Kamala Harris spezza la parità a favore dei dem) e 222 a 212 alla Camera (un seggio è vacante). In questa elezione, così come per ogni Midterm, si vota l’intera Camera dei Rappresentanti (435 deputati) e un terzo del Senato (35 senatori su 100). Ma in molti Stati Usa si va alle urne anche per rinnovare le assemblee elettive, eleggere i governatori (in 36 Stati su 50) ed esprimersi su una serie di referendum.
Come capita spesso nel corso delle elezioni di Midterm, le elezioni di metà mandato sono un esame per il presidente in carica e per la sua amministrazione. E come capita spesso nel durante le elezioni di metà mandato, il partito del presidente in carica perde generalmente terreno nel corso delle Midterm. Quest’anno gli argomenti principali che influenzeranno il voto saranno caro prezzi e inflazione, aborto, sicurezza e
I repubblicani sono proiettati verso la riconquista della Camera mentre al Senato l’esito è appeso ad alcune sfide in bilico in Stati in bilico, i così detti “battleground”. Di grande significato politico anche alcuni duelli per la carica di governatore, come per esempio in Florida.
Nel “Sunshine State” il governatore uscente Ron Desantis mira a una rielezione per poter poi presentarsi da “peso massimo” alle primarie presidenziali repubblicane e sfidare, con ogni probabilità, l’ex presidente Donald Trump.
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