Meghan Markle, il test sul dna non lascia dubbi | La verità sulle origini

Se i presunti attacchi razzisti della famiglia reale erano basati solo sulle origini di Meghan, ora lei stessa le ha rivelate con esattezza in base ad un esame del dna.

Durante il suo podcast su Spotify Archetypes, mentre parlava con due personaggi dello spettacolo Issa Rae e Ziwe (la star del programma Showtime’s Ziwe), Meghan Markle ha dichiarato di aver fatto un test genealogico un paio di anni fa e quindi di sapere esattamente le sue origini che tanto sono state al centro di discussioni da parte della famiglia reale. 

Meghan durante la registrazione del podcast

Meghan Markle, lei già lo sapeva ma ora è la scienza a darle ragione

Il titolo del podcast non è stato individuato a caso dalla duchessa di Sussex, l’alernativa era “in discussione sulla Angry Black Woman”. Un podcast che continua la serie di dibattiti avviate dalla duchessa mesi fa, con la prima intervista alla sua amica, la campionessa di tennis Serena Williams. Una settimana fa Meghan aveva invece dialogato con Paris Hilton a proposito di un altro stereotipo, quello delle “Bimbo” rivelando di essersi sentita pure lei una donna-oggetto quando calcava le scene. E a proposito di cinema, la duchessa parlando delle sue origini ha parlato anche degli stereotipi che continuano a circondare i ruoli affidati alle donne di colore in tv. Proprio traendo spunto dalla sua esperienza con piccolo e grande schermo.

Il test fatto da Meghan, e annunciato ora al mondo, ha rivelato che il suo sangue è per il 43% nigeriano-africano. Insomma tanti passi indietro rispetto a quando appena entrata nella Royal family Harry chiedeva al mondo di non alludere sempre al fatto che la nuova duchessa fosse di razza mista. Ora è stata proprio lei a divulgarlo, denunciando anche stereotipi pericolosi. 

Meghan insieme alla mamma

Come gli algoritmi secondo Meghan danneggiano la popolazione di colore

Nel podcast la duchessa parla anche di un libro, “Algorithms of Oppression” che lei ha letto durante la pandemia e che spiega come gli algoritmi in questo tempo digitale alimentino i nostri stereotipi. Meghan ha fornito l’esempio. Digitando in un motore di ricerca domande sulle donne di colore si hanno sempre certe risposte. ““why are Black women so…” e le opzioni che si ricavano sono “Why are Black women so loud?”, “Why are Black women so mean?” e “Why are Black women so angry?”, ha detto Meghan.

A quanto pare questa volta la sua intenzione non sarebbe quella di attaccare la Firm dei Windsor (in italiano “la ditta” ovvero proprio la macchina reale vista come un’azienda, ndr), ma uno “stereotipo” appunto, quello della Black Angry woman (lo stereotipo della donna nera arrabbiata) , come ha detto la duchessa. E questo può essere l’indizio del tentativo di cercare una nuova strada per la loro attività con Spotify e Netflix che non vada sempre a coinvolgere la famiglia reale. Perché dopo la morte della regina Elisabetta e il cordoglio globale, è chiaro che in questa fase è molto più difficile attaccare i Windsor senza rischiare un boomerang. 

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