Governo Meloni, politologo D’Alimonte a Free.it | “Giornata storica, Giorgia leonessa. I media stranieri curiosi perché…”

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito l’incarico a formare il governo a Giorgia Meloni, che ha accettato senza riserva presentando l’elenco dei ministri. La comunicazione ufficiale del Quirinale dà il via formale alla XIX legislatura e già domattina alle 10 ci sarà il giuramento davanti al Capo dello Stato. Giorgia Meloni, dunque, è la prima donna Presidente del Consiglio in Italia. Il commento di Roberto D’Alimonte, politologo e docente di Sistema politico italiano al Dipartimento di Scienze politiche della Luiss.

La lista dei ministri c’è. Domani il giuramento sarà alle 10. E si apre così il governo della Prima Ministra donna d’Italia. La notizia ha attirato l’attenzione anche dei media internazionali, incuriositi non tanto dal suo genere, quanto dalla sua formazione e provenienza dalla destra estrema. Che governo sarà? Ma soprattutto, considerando gli scogli iniziali, quanto durerà?

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Governo, politologo Roberto D’Alimonte a Free.it | “Giornata storica, Meloni leonessa. I media stranieri sono curiosi perché…”

Giorgia Meloni prima Presidente del Consiglio donna in Italia. Che giornata è? Che valore ha?

“E’ un giorno storico. Arriviamo prima della Francia, della Spagna. Prima anche degli Stati Uniti. È un titolo di merito per questo nostro precario sistema politico. Vede, l’Italia è uno strano paese con tanti  paradossi. E anche la vittoria di Giorgia Meloni è un paradosso, perché non solo è donna, ma viene da un ambiente di destra radicale che è sempre stato caratterizzato da una cultura maschilista. Partiti progressisti non sono riusciti ad eleggere nemmeno una segretaria di partito donna. E invece, poi, dall’erede del Msi viene la prima Presidente del Consiglio donna”.

Prima ci diceva che l’hanno contattato giornali stranieri per commentare la notizia. Secondo lei cos’è che interessa i media internazionali: che è donna o che è di destra?

“Beh, è una notizia che suscita molta curiosità per diverse ragioni. Una donna capo del governo in un Paese che viene considerato ancora come patriarcale e maschilista suscita curiosità. Ripeto, nemmeno in Francia, in Spagna o negli USA  ci sono ancora riusciti. Poi c’è il fatto che viene dalla destra radicale. Questo preoccupa ma le sue dichiarazioni recenti sull’ Ucraina, sulla Nato, sull’Europa e su una politica fiscale responsabile lasciano intendere che nella sua nuova veste di capo del governo Meloni potrebbe essere più affidabile dei suoi alleati. Però in Europa è vicina a Vox e a Orban. Insomma è naturale che all’estero si interroghino su chi sia veramente Giorgia Meloni. Genera curiosità proprio per queste contraddizioni, per quello che lei rappresentava una volta e quello che dice adesso. Con lei la politica italiana entra in un terreno inesplorato, una terra incognita. Lei stessa è una persona incognita”.

Come ci è arrivata questa giornata al Quirinale?

Il problema politico più importante che Giorgia Meloni ha affrontato, in questi giorni, lo sappiamo tutti, è il rapporto con Berlusconi. Che non si rassegna al fatto che questo centrodestra, di cui lui si considera l’inventore, sia guidato da un leader di un altro partito. Per di più donna. Questo è il punto: non c’è dubbio che Silvio Berlusconi ha creato il centrodestra italiano, in condizioni molto difficili.

Prima di lui il centrodestra non esisteva ma c’era un insieme di partiti di destra con identità molto diverse tra loro. Ricordiamoci che fu lui che nel 1994 riuscì a mettere insieme il partito della secessione e quello del nazionalismo, Bossi e Fini. Nessun altro avrebbe potuto farlo. E per tanti anni è stato il vero collante del centrodestra. Per di  più, con l’invenzione del Pdl è arrivato a prendere il 37% dei voti nel 2008, il massimo mai toccato da un partito nel corso delle elezioni politiche nella Seconda Repubblica . E fino alle elezioni del 2013 Forza Italia è stata  il primo partito del centrodestra  con il 21%. Poi da lì è iniziata la discesa e lui non si rassegna.

Quasi considera Giorgia Meloni una usurpatrice che per di più gli manca di rispetto, anche se ha preso il 26%, più del triplo dei voti di Forza Italia. Aggiungiamo che è una donna forte, che ha saputo tenergli testa e questo è certamente per molti un titolo di merito che ne ha accresciuto la credibilità.  Quello che è successo, è comunque un’avvisaglia di problemi che continueranno ad esserci durante il suo governo”

Governo Meloni, politologo D’Alimonte a Free.it | “E’ riuscita a tener testa a un gruppo di uomini bizzosi”

Aggiungiamo che è una donna forte, che ha saputo tenergli testa e questo è certamente per molti un titolo di merito che ne ha accresciuto la credibilità.  Quello che è successo, è comunque un’avvisaglia di problemi che continueranno ad esserci durante il suo governo”

Governo Meloni
Governo Meloni, politologo D’Alimonte a Free.it | “E’ riuscita a tener testa a un gruppo di uomini bizzosi”

Ecco, appunto. La domanda più gettonata di oggi era quanto durerà questo governo. Lei cosa ne pensa?

E chi lo sa, chi ce l’ha la sfera di cristallo?! Come ho detto, noi stiamo entrando in una terra incognita, hic sunt leones. E nella coalizione che sostiene la Meloni ci sono molti leoni o che si ritengono tali. Lei sicuramente è una leonessa e ha dimostrato di sapersi difendere. Ma questo non assicura nulla. Vede, in passato nemmeno Berlusconi è riuscito a governare per 5 anni, nemmeno dopo la grande vittoria del 2001. La media dei governi della seconda repubblica è meno di due anni, circa 18 mesi. E quindi come si fa a dire che Meloni possa fare meglio?

Uni dei problemi dei governi italiani è che i primi ministri sono costretti a spendere una marea di energie per mantenere in piedi la coalizione che li sostiene. E questo impedisce loro di occuparsi pienamente dei problemi del Paese. Così si logorano rapidamente. Anche la Meloni, che pure  è giovane e determinata, se sarà costretta a spendere il suo tempo per tenere in vita la coalizione, avrà vita dura e breve.

Se finirà invischiata in polemiche continue e in una defatigante guerriglia parlamentare, non potrà reggere. A quel punto , a seconda delle circostanze, potrebbe fare un nuovo governo, un Meloni bis. Ma in realtà non si può indovinare oggi cosa potrebbe accadere. La fragilità del nostro sistema politico è tale che potrebbero esserci altre novità dietro l’angolo”.

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