Senato, La Russa eletto scatena il caos: Berlusconi mastica amaro | Renzi e Conte attaccano – VIDEO

Colpi di scena in Senato dove Ignazio La Russa è stato eletto presidente. La Lega accetta il passo di lato e vota compatta, mentre una parte di FI non risponde alla chiama. Berlusconi litiga con La Russa e poi dice in una nota “In una riunione del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del Governo”.

Il Cavaliere accusa Il Terzo Polo, Renzi e Calenda puntano il dito contro Pd e M5S. La cronaca della giornata.

Senato, La Russa eletto scatena il caos: Berlusconi mastica amaro
Senato, La Russa eletto scatena il caos: Berlusconi mastica amaro foto ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Cui prodest. A chi giova? La chiave di una mattinata all’insegna dello psicodramma politico, è tutta contenta o quasi, in 4 passaggi. La Lega, con Matteo Salvini e Calderoli, entra in Senato e dichiara che farà un passo di lato e agirà da squadra. Parte la prima chiama per l’elezione del Presidente del Senato, dentro FI in molti non rispondono. Berlusconi invece sì e vota l’uomo di FDI. Ignazio La Russa viene eletto con 116 voti.

“Non ci crederete ma non l’ho preparato minimamente un discorso ma certamente prima dei ringraziamenti, che sono abituali e sentiti, voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno votato, quelli che  non mi hanno votano e quelli che si sono astenuti e se mi consentite quelli che mi hanno votato pur non facendo parte della maggioranza di centrodestra”. Ecco il quarto passaggio: di chi sono i voti di cui parla La Russa. E scoppia il caos nel centrodestra alla prima prova “da maggioranza”.

Davanti a Palazzo Madama è caccia ai “colpevoli”. Ma il Cluedo della politica, poco piace agli interpreti principali della coalizione chiamata a guidare il Paese. “Noi non siamo stati, abbiamo seguito compatti l’indicazione del partito”. Lo dichiarano con “nitidezza” Giammarco Centinaio, Massimiliano Romeo e Giulia Bongiorno, che poi aggiunge cercando, di stemperare la tensione “Si tratta di un atteggiamento fisiologico interno alla politica”.

La Russa presidente del Senato. Berlusconi “In FI emerso forte disagio”

La Russa presidente del Senato. Berlusconi “In FI emerso forte disagio”
La Russa presidente del Senato. Berlusconi “In FI emerso forte disagio” ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Si’ perché la tensione è palpabile nei volti, nelle parole e nelle note stampe di chi, come FDI, si aspettava lealtà e compattezza da entrambi gli alleati della coalizione “Grazie a tutti coloro che, con senso di responsabilità e in un momento nel quale l’Italia chiede risposte immediate, hanno consentito di far eleggere già alla prima votazione la seconda carica dello Stato. Continueremo a procedere spediti”. Così Giorgia Meloni subito dopo l’elezione di La Russa.

A rincarare la dose sul “senso di responsabilità “ intorno all’ora di pranzo ci pensa di nuovo lui, il Cavaliere Silvio Berlusconi che in una nota dice “Auspichiamo che i veti” per la formazione del Governo “vengano superati, dando il via ad una collaborazione leale ed efficace con le altre forze della maggioranza, per ridare rapidamente un governo al Paese. In una riunione del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del Governo”. E il disagio è  esemplificato alla prova del voto.

Quindi con Forza Italia a questo punto quali saranno i rapporti? Nessuna preoccupazione ostenta Francesco Lollobrigida, decisamente scuro in volto però all’uscita dal Senato “Berlusconi ha votato, ed il presidente di FI è lui!”.

Senato-La Russa, affondo di Renzi

E Silvio Berlusconi un po’ per difendere i suoi uomini, ma soprattutto le sue “donne” punta il dito contro Azione e i Senatori a vita: i 19 da cercare sono lì. “Io una roba del genere, se l’avessi fatta l’avrei rivendicata!”. Il numero uno delle mosse del cavallo, Matteo Renzi, accusa gli accusatori. E getta sospetti su Pd e Movimento 5 Stelle.

Governo, La Russa eletto in Senato, caccia ai 19 fuori da maggioranza. Tutti contro tutti

Di solito chi ha colpe da nascondere è colui che attacca gli altri per primo”, dice di non avere una idea chiara sull’accaduto Giuseppe Conte. Ma invita poi I leader del Terzo Polo, definizione sulla quale si arrabbia non poco, a farsi un’esame di coscienza. E torna di nuovo l’interrogativo: a chi giova tutto ciò? Cottarelli, eletto in Senato col Pd è convinto che un progetto chiaro dietro la votazione di oggi ci sia. E prova a spingersi oltre la giornata di oggi “Vediamo la prossima settimana durante le elezioni dei vicepresidenti, allora potremmo capire chi è stato”.

Sì ma intanto c’è un presidente della Camera da eleggere. Questa mattina il nome di Riccardo Molinari per la Lega era dato in pole position, dopo i fatti del Senato, sarebbero cambiate le cose. Secondo l’Ansa il nome in pole tra i leghisti l’ex ministro per la famiglia Lorenzo Fontana, tra i fedelissimi di Salvini. E dal 19 di ottobre potrebbero partire le consultazioni del Presidente della Repubblica. Ci sarebbe un governo da dare all’Italia.

La Russa da Mattarella

Tra gli ultimi passaggi di giornata del neo eletto presidente del Senato Ignazio La Russa si vede uscire dalla Camera, dove è riunito il gruppo parlamentare di FDI con Giorgia Meloni. La Russa ringrazia i cronisti, sale in auto da quanto si è appreso lo aspetta un incontro dopo le18.30 al Quirinale con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Governo, Incontro Salvini Meloni negli uffici della Camera

Dopo le 17 il movimento e gli incontri e i vertici, si spostano da Palazzo Madama agli uffici della Camera dei deputati in via della Missione, dove va in scena un nuovo bilaterale. Quello tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Assente, Forza Italia. Intanto il neo eletto alla presidenza del Senato Ignazio La Russa, esce da Montecitorio per recarsi in Quirinale per incontrare il Capo dello Stato.

Del vertice Meloni Salvini, non vi è certezza nel frattempo le agenzie raccontano della leader di FDI che incontra una delegazione di deputati. Il segretario della Lega vede Riccardo Molinari e i vicesegretari, poi segue una nota estremamente esplicita “Ho chiesto a Riccardo Molinari la disponibilità a proseguire il suo mandato da capogruppo della Lega a Montecitorio, nonostante avesse tutte le carte in regola per fare il Presidente della Camera. Molinari è stato e sarà il miglior capogruppo possibile, ruolo per me politicamente più rilevante per i prossimi cinque anni” spiega Salvini nella nota. Poi la chiusura del comunicato. “Il segretario sta incontrando i vicesegretari Andrea Crippa, Lorenzo Fontana e Giancarlo Giorgetti. Giorgetti ha rimesso a Salvini la decisione per un eventuale incarico nel futuro governo di centrodestra. Fontana, già vicepresidente della Camera, è il candidato per la terza carica dello Stato.”

Il segretario della Lega vede Riccardo Molinari e i vicesegretari
Il segretario della Lega vede Riccardo Molinari e i vicesegretari
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