L’incidente avvenuto in A4 all’altezza di San Donà di Piave ha stroncato la vita di cinque ragazzi disabili e l’ex sindaco di Riccione Massimo Pironi. L’unica sopravvissuta era Romina Bannini: deceduta ieri in ospedale
Sono i giorni del dolore quelli dopo il tremendo incidente avvenuto in A4 il 7 ottobre scorso e che ha spezzato la vita a sei persone – cinque ragazzi affetti da sindrome di Down del “Centro 21” e l’ex sindaco di Riccione, Massimo Pironi. Dopo il riconoscimento dei resti da parte dei familiari delle vittime le salme fanno il loro rientro a Riccione oggi.
L’unica sopravvissuta al tragico incidente era Romina Nannini, educatrice 36enne che ieri a 48 ore dal fatale evento, non ce l’ha fatta. Si è aggiunta alla lista lunga dei deceduti. La donna è morta in ospedale. Con lei le vittime salgono a sette. Un vero dramma. Romina dopo lo schianto era stata trasportata in fin di vita all’ospedale di Treviso. Nessuno è scampato a quel terribile schianto. Le sue ultime volontà prima di morire sono state esaudite dai familiari.
La 36enne lavorava come educatrice nel “Centro 21″ di Riccione e venerdì, subito dopo lo schianto era stata trasportata in codice rosso presso l’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, ricoverata nel reparto di terapia intensiva in condizioni estremamente critiche. Al momento dello schianto Romina era seduta sul sedile posteriore del pulmino, una Fiat Ducato. Al volante l’ex sindaco di Riccione, Massimo Pironi morto anch’esso sul colpo.
Incidente A4, Romina Bannini è la settima vittima | Le sue ultime volontà prima di morire
Dopo che i medici hanno dichiarato la morte dell’educatrice Romina Bannini di 36 anni, i familiari hanno acconsentito alla donazione dei suoi organi. Questo era il suo desiderio, la sua volontà in caso di morte. La giovane donna ha lottato fino all’ultimo tra la vita e la morte. Accanto a lei le persone più care, la famiglia e le amiche.
Ma Romina non ce l’ha fatta e ha perso la sua battaglia dopo l’incidente in A4. A Passano, frazione di Coriano, dove la 36enne risiede, tutti sono esterrefatti per la morte. A questa comunità in lutto si aggiunge anche quella di Riccione. Conosciuta e ricordata da tutti come una ragazza buona, sempre disponibile verso il prossimo, Romina dopo la laurea era diventata socia fondatrice della cooperativa per disabili Cuore21, branca operativa del Centro21, all’interno della quale la 36enne svolgeva il ruolo di coordinatrice dell’area educativa.
Una tragedia che ha sconvolto la vita di tutti. Lo strazio degli operatori e dei genitori dei ragazzi del Centro 21 è immenso. Un’intera comunità colpita in pieno centro. Una disgrazia che lacera in due i cuori per una perdita senza limiti. Sette anime volate via, sette sorrisi spenti per sempre. Nel frattempo, dopo la veglia funebre di ieri sera per le sei vittime, ora sono attesi i funerali.
