Le tensioni in Russia si fanno sentire a causa della guerra scatenata in Ucraina: cosa emerge intorno alla figura di Vladimir Putin.
A parlare non è uno qualunque e infatti si tratta niente di meno che Dmitry Peskov. Il portavoce di Vladimir Putin ha fatto un’ammissione riportata dagli organi di stampa statunitensi, da qui la situazione pericolosa e ambivalente sul fronte Cremlino. Il capo politico di Mosca sarebbe nuovamente al centro delle polemiche per lo scoppio della guerra in Ucraina.
Il presidente della Russia è finito nell’occhio del ciclone anche in madrepatria per alcune scelte fatte da quando è iniziato il conflitto armato durante lo scorso mese di febbraio. L’iniziale momento di enfasi avrebbe lasciato spazio a decisioni problematiche e complicate, poi le novità anche sul campo di battaglia.
La vicenda riportata dal Washington Post riporta proprio le dichiarazioni del portavoce di Putin. Peskov ha annunciato che intorno al presidente russo ci sarebbero divergenze legate a scelte importanti come la mobilitazione parziale. La decisione è infatti avvenuta a quasi otto mesi dall’inizio del conflitto. “C’è disaccordo su questi momenti. Alcuni pensano dovremmo agire in modo differente, ma questo rientra nel normale processo di lavoro“, ribadisce il portavoce.
Le divergenze in Russia sono tante, Peskov non avrebbe infatti smentito quanto accaduto. Diversi gli argomenti e tante le questioni ancora da risolvere. “Ci sono discussioni di lavoro, sull’economia, sulla gestione dell’operazione militare. Si parla anche del sistema d’istruzione, fa parte del normale processo di lavoro e non è un segnale di spaccature“, ha spiegato Peskov.
L’intelligence statunitense avrebbe constatato problemi intorno alla cerchia di collaboratori ristretti del presidente russo. Il Washington Post ha parlato di una persona che avrebbe espresso il proprio disaccordo sulla gestione del conflitto in Ucraina direttamente a Putin. Non si conosce il nome della persona, ma la questione è finita al centro delle discussioni tenute da Joe Biden con altri funzionari di Stato americani.
In questo caso specifico, però, Peskov ha dichiarato che tali informazioni sarebbero “assolutamente non vere“. Sta di fatto che le ultime settimane mostrano grande malcontento con migliaia di persone in fuga per la chiamata alle armi rilanciata da Putin. Dall’altro c’è invece Volodymyr Zelensky che ringrazia quotidianamente tutti quello che stanno aiutando l’Ucraina da quando è iniziata la guerra.
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