Guerra in Ucraina, la Finlandia risponde al pugno duro di Putin | La decisione: nervi tesi con la Russia

Nuovi sviluppi sulla crisi internazionale tra Russia e Occidente. La Finlandia decide di chiudere i confini ai “turisti” russi in fuga dopo il provvedimento di mobilitazione parziale. Ecco cosa sta accadendo.

Dopo aver accolto entro i propri confini migliaia di cittadini russi a seguito del provvedimento di mobilitazione parziale emesso dal presidente Putin, la Finlandia ha deciso di chiudere i valichi di confine a quanti stanno per lasciare il territorio della Federazione Russa.

Il provvedimento entrerà in vigore la notte tra giovedì e venerdì. A rendere nota la notizia è stato il quotidiano finlandese Helsingin Sanomat. Ieri Paesi come Stati Uniti, Bulgaria e Polonia hanno chiesto ai propri cittadini di lasciare immediatamente la Russia. Una situazione che dopo il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 nei giorni scorso è diventata incandescente.

Chiusura dei confini: l’obiettivo per “diminuire l’arrivo dei russi”

La recentissima decisione assunta dalla Finlandia è finalizzata a contenere “l’arrivo dei russi fino alla metà del livello attuale”. E’ quanto si può leggere sul quotidiano finlandese. Ancora gli allarmi lanciati da Washington ai propri connazionali, riguardano per l’Amministrazione USA il serio pericolo che quanti si trovino in territorio russo possano essere arruolati per la guerra in Ucraina. Dalla Finlandia intanto si fa sapere che dopo stanotte i cittadini russi che volessero attraversare il confine saranno accolti solo in presenza di specifici requisiti. Tra questi si esplicitano visite ai parenti, motivi di lavoro, cure mediche. Inoltre con riferimento a ciò occorrerà dimostrare quanto dichiarato.

Il Ministro degli Interni finlandese: “chi vuole può attraversare il confine illegalmente, ma siamo preparati”

“Tutte le richieste di ingresso verranno considerate individualmente”, chi vuole “può far richiesta d’asilo oppure cercare di attraversare il confine illegalmente. Ma siamo preparati”. Non usa mezzi giri di parole Krista Mikkonen, Ministro degli Interni di Helsinki, commentando all’emittente pubblica Yle la situazione al confine tra Russia e Finlandia.

Ma non è tutto, a ribadire la linea dura del governo ci pensa il Ministro degli Esteri Pekka Olavi Haavisto, che a proposito del rilascio dei visti umanitari afferma che “sarà una possibilità, però ci vorranno diversi mesi prima di poterli rilasciare”. Complessivamente si stimano circa 100 mila visti turistici finlandesi dati a cittadini russi. Il documento permette a chi lo riceve la permanenza non solo in Finlandia ma in tutta l’area Schengen. Condizione che verrebbe meno a partire da mezzanotte.