Giorgia Meloni è pronta a tutto: la leader di Fratelli d’Italia, dopo aver vinto le elezioni, convince gli scettici. L’indizio a Garbatella.
Giorgia Meloni, nuova vita da Premier. La vittoria di Fratelli d’Italia alle elezioni porterà alla nazione una Presidentessa del Consiglio. Prima volta in Italia, ma a parte la storia questa situazione è completamente nuova anche per il passato della forza politica che molto spesso ha creato divisioni. Gli scandali e le accuse rispetto a determinate nostalgie non si placano, al netto di questo incontrovertibile dato, altre curiosità e particolarità aleggiano sulla quotidianità di Giorgia Meloni che, per forza di cose, fa notizia con qualsiasi cosa faccia.
Dalla palestra al compagno, è stato affrontato tutto. Forse anche di più. Al punto che la leader ha dovuto chiedere di mettere un freno: “Basta pedinamenti a mia figlia”. Il peso della ribalta è fatto di oneri e onori, ma a parte questo comincia anche un’altra battaglia da portare avanti. Quella relativa agli scettici sul suo operato: l’imperativo è farli ricredere. Giorgia Meloni ha parlato di orgoglio nazionale e compattezza, peculiarità che dovranno partire proprio da chi la guarda – per formazione e storia politica – con sospetto. Come è successo alla Garbatella.
La donna ha sempre detto di essere cresciuta in quella zona: roccaforte della sinistra e quartiere in cui è sempre prevalso un determinato spirito di appartenenza oltre a determinate battaglie portate avanti spesso in un’unica direzione. Giorgia Meloni vuole abbattere il muro dello scetticismo: lo stesso che ha portato ad accoglierla, in campagna elettorale, con uno striscione di protesta. Non tutto il male, però, viene per nuocere. Le proteste, infatti, sembrerebbero essere diventati applausi.
La prova è in un noto bar della zona, definito da molti “Bar dei Cesaroni” per via dello storico rimando alla serie televisiva. La bottiglieria Cesaroni – esternamente – veniva rappresentata proprio dalla facciata di quel bar. Ufficialmente sede del Roma Club Garbatella, si respira un’aria triste, una giornata uggiosa: “Perchè oggi è come se la Roma avesse perso il Derby – racconta la proprietaria – io sono sempre stata di destra, ma non lo dicevo per timore. Vista l’atmosfera che si respira qui. Giorgia Meloni l’ho votata, ho fatto una scelta di cuore. Ora, però, temo per gli affari”, così la 65enne Paola Mantini – proprietaria dello stabile – racconta a Repubblica.
Segno che comunque qualcuno a Garbatella che l’apprezza c’è, anche se per molto tempo non l’ha detto: come la signora tante persone che portano avanti un credo sotto traccia. Giorgia Meloni vuole puntare a questo. Dare voce a chi la pensa diversamente, oppure a chi sposa le sue stesse tesi. Confrontarsi fuori dalla propria comfort zone è un primo passo: i risultati si vedono. Persino dove nessuno avrebbe mai scommesso. Può essere questo il primo vero segno di cambiamento.
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