Benno Neumair, confessione shock di un amico | Accuse ai genitori uccisi

Si avvia verso la conclusione il processo a Benno Neumair, reo confesso dell’omicidio dei suoi genitori. Nelle scorse ore un nuovo testimone ha rilasciato dichiarazioni che potrebbero aiutare la difesa.

Il processo si concluderà nelle giro di un mese. La testimonianza si inserisce nel quadro difensivo volto a dimostrare la presunta seminfermità mentale di Benno.

Benno Neumair, processo alle battute finale | La difesa tenta l’ultima carta

Benno Neumair, reo confesso dell’omicidio dei suoi genitori, Laura e Peter, e dell’occultamento dei loro cadaveri, il 4 gennaio 2021, attende l’esito del suo processo che dovrebbe arrivare verso metà novembre. I suoi legali hanno le idee chiare in merito alla strategia difensiva. E la testimonianza delle scorse ore, l’ultima prima della fine del processo, potrebbe essere fondamentale per raggiungere il loro obiettivo.

Il testimone della difesa era un amico d’infanzia di Laura Perselli, madre di Benno: si tratta di Adriano Speciale, imprenditore agricolo, che ha mantenuto negli anni i contatti con Laura e la sua famiglia anche dopo essersi trasferito fuori provincia.

Processo Benno Neumair, la difesa presenta l’ultimo testimone

Con la testimonianza di Speciale la difesa vuole dimostrare il grave disturbo di personalità di Benno che avrebbe radici lontane e che si sarebbe sommato ai problemi per l’uso di sostanze anabolizzanti ed ai difficili rapporti con i familiari.

Processo Benno Neumair, la difesa presenta l’ultimo testimone.

“Laura – ha detto Specialeconsiderava Benno un figlio di serie B, mentre Madè era di serie A“. Con una metafora calcistica, l’ultimo testimone del processo a Benno Neumair ha raccontato oggi in tribunale a Bolzano la sua opinione sui rapporti che c’erano all’interno della famiglia Neumair.

Sulle differenze che i genitori avrebbero fatto tra Benno e Madè, sin dalla nascita della secondogenita, oggi Speciale ha riferito in aula: “Dissi apertamente a Laura: ricordati che hai anche un altro figlio, non solo Madè“. Il testimone ha inoltre aggiunto  che in un’altra circostanza “avvisai inoltre Laura di stare attenta quando mi disse che Benno faceva uso di anabolizzanti, perché poteva essere preludio di situazioni pericolose“.

I legali di Benno, per rafforzare la loro tesi, nelle scorse ore hanno anche depositato l’atto notarile con il quale, lo scorso dicembre, Benno aveva rinunciato all’eredità dei genitori. “Non mi sentivo capito da loro” aveva dichiarato lo stesso ragazzo nel corso di una precedente udienza.

L’obiettivo della difesa è quello di evitare l’ergastolo per il loro imputato cercando di dimostrare la semiinfermità mentale attraverso prove e testimonianze come quella di Speciale.

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