Dichiarazione di Sanna Marin che rompe il fronte liberal-progressista anti Meloni in Europa. La premier finlandese non segue la linea del suo partito e ritiene sacrosanta la libertà degli italiani in cabina elettorale. “Qualunque scelta essi compiamo il prossimo 25 settembre, è nel loro diritto”. Questo il senso delle sue misurate parole.
Una dichiarazione destinata a far discutere alla fine è arrivata. Si tratta di quella di Sanna Marin a proposito delle lezioni politiche italiane il prossimo 25 settembre.
La leader finlandese prende le distanze dai colleghi socialdemocratici e apre a sinistra all’idea che in Italia possa vincere le elezioni Giorgia Meloni. Nel farlo non sale sulle barricate dell’antifascismo, né invoca la paura in caso di vittoria della triade Berlusconi-Salvini-Meloni.
Al margine di una conferenza congiunta con la Presidente del Parlamento europeo, la maltese Roberta Metsola, Sanna Marin si esprime sulla situazione italiana. Per la verità lo fa in punta di piedi, poiché come ribadisce: “Non commento le elezioni in un altro Stato membro o le parole di un altro leader”. Tuttavia, sollecitata dai giornalisti, aggiunge: “Penso che sia importante esser uniti in questo momento storico. Voglio pensare che ogni politico in Europa sappia quanto sia difficile la situazione, ma penso che gli italiani abbiano il diritto di votare chi vogliono” – commenta ancora il Primo Ministro di Helsinki.
L’occasione si è avuta nell’ambito di una serie di dibattiti intitolati “Questa è l’Europa”. Nella medesima circostanza anche la Metsola sottolinea l’importanza dell’unità del Continente europeo e la conservazione dell’Alleanza Atlantica. Così come pure la necessità di rimanere sotto l’ombrello della NATO. “Sta agli italiani votare, poi vedremo cosa succederà” – chiosa infine Roberta Metsola.
Ma prima delle parole di Sanna Marin, dello stesso tenore era stato il parere di Hillary Clinton. Relativamente alla situazione italiana, la moglie dell’ex Presidente americano non aveva eccepito particolari segnali di allarmismo in caso di vittoria di Giorgia Meloni.
Anzi al riguardo la Clinton aveva commentato così: “L’elezione della prima premier donna in un Paese rappresenta sempre una rottura col passato ed è sicuramente una buona cosa”. A Maria Latella l’ex segretario di Stato USA aveva anche aggiunto che “Però, poi, come ogni leader, donna o uomo, deve essere giudicata per quello che fa”.
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