Una potenziale tragedia viene evitata grazie alla straordinaria iniziativa di un bambino. L’operatrice che riceve la sua telefonata avvisa immediatamente i carabinieri: “Ho fatto solo il mio dovere”.
Il tutto avviene nel bel mezzo della notte. Il decenne di Empoli si precipita al telefono, dove dispositivo alla mano chiama la centrale regionale NUE (numero unico di Emergenza) Toscana.
A rispondergli tempestivamente è l’operatrice Caterina Lorenzoni, la quale raccoglie la richiesta e allerta subito i carabinieri. “Ho bisogno di aiuto, il babbo sta picchiando la mamma” – avrebbe lanciato così l’allarme il bambino. L’accaduto è avvenuto a Empoli nella notte tra martedì e mercoledì.
Ricevendo la telefonata di emergenza, Caterina Lorenzoni mantiene la calma e annota tutte le informazioni che può racimolare chiamando subito i militari dell’Arma. “Ho fatto solo il mio dovere. Non mi sento un eroe. Semmai lo è il bambino che è stato straordinario” – racconta a La Nazione l’operatrice. Riferendosi al bambino aggiunge pure: “Mi ha dato tutte le informazioni in maniera chiara e pulita”. A dare eco alla storia ci ha pensato subito il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Il politico ha rapidamente rilanciato la notizia sui suoi canali social, dando risalto alla vicenda a lieto fine.
Tutto avviene nella notte tra martedì e mercoledì, mentre Caterina Lorenzoni è in servizio al 112. Sono circa le 3 del mattino, quando il telefono comincia a squillare. “Alla centrale regionale del 112 – commenta l’operatrice- arriva una delle tante chiamate. Ma stavolta è la voce di un bimbo” – prosegue la donna.
“Esordisce così: ‘Buongiorno, il babbo e la mamma stanno litigando. Ho bisogno di aiuto” , precisa l’operatrice, che ci tiene anche a fornire qualche dettaglio in più. “Il piccolo parla sottovoce, per non farsi sentire dal papà, ma mantiene il sangue freddo. “Gli ho detto: sono qui per aiutarti – continua ancora la donna – Poi gli ho chiesto se era in casa. Mi ha risposto di sì e allora mi sono fatta dare tutte le informazioni necessarie per inviare le forze dell’ordine”.
L’intervento dei carabinieri si è rivelato provvidenziale, stroncando sul nascere una potenziale tragedia. In pericolo non c’era solo la mamma del piccolo, ma anche le sue sorelline. “Questi momenti ti danno tanta carica, perché capisci che puoi fare la differenza nella vita di una famiglia e di un bambino, questo è il riconoscimento più grande” – conclude Caterina, ma non prima di rivolgersi al coraggioso decenne: “Avrei voglia di dirgli una cosa: Complimenti, sei un eroe”.
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