Devastante rogo alla Nitrolchimica di San Giuliano Milanese. Le fiamme stanno divorando la fabbrica e si teme per conseguenze gravi alla salute della popolazione e all’ambiente circostante.
Quello che si è subito presentato agli occhi dei soccorritori è stato uno scenario d’inferno. Si tratta di un grande rogo, con vaste fiamme che avvolgono parte della struttura della Nitrolchimica a Giuliano Milanese. L’incendio sembra essersi sviluppato nelle scorse ore dopo che si è udito un grosso boato dallo stabilimento Tomolpack.
L’industria coinvolta nel tragico accaduto è specializzata nel recupero di solventi e nello smaltimento di rifiuti pericolosi. La colonna di fumo intenso sprigionatasi dal fabbricato è visibile a chilometri di distanza.
L’incendio che ha colpito la Nitrolchimica di San Giuliano Milanese, ha provocato al momento 6 feriti , di cui uno grave. Non si conosce ancora se questo sia il bilancio definitivo, ma di certo sono in corso i tentativi per spegnere il rogo da parte di un centinaio Vigili del Fuoco. Una operazione non molto semplice per via dei migliaia di litri di solvente che hanno preso fuoco.
Le cause dell’accaduto sono ancora ignote e tutte da accertare. Nell’istante dello scoppio erano presenti 17 persone. Alcune di loro hanno portato conseguenze preoccupati. Un 43enne è rimasto seriamente ustionato e trasportato in elisoccorso all’ospedale di Monza. Dalle prime testimonianze sembra che abbia riportato ustioni di secondo e terzo grado in diverse parti del corpo ed anche al volto.
Oltre a sedare le fiamme, la preoccupazione più grande è quella di preserva la salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente. Al riguardo è intervenuta una nota dell’Arpa con cui si comunica l’intervento sul posto dei tecnici. L’agenzia per la protezione dell’Ambiente fa sapere che il personale specializzato “sta effettuando le misurazioni speditive dell’aria con strumentazione da campo senza rilevare al momento criticità significative sotto l’aspetto ambientale”.
Arpa fa inoltre sapere di avere installato un campionatore ad alto volume per il monitoraggio della situazione su tutta l’area dove si teme la maggiore ricaduta delle emissioni. Ulteriori interventi sono assicurati dai Vigili del Fuoco, che hanno impiegato un elicottero e dei droni. Il coordinamento delle operazioni fa capo dalla Prefettura di Milano.
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