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Cronaca

13enne morto, dall’amore al bullismo | Le indagini svelano un dettaglio agghiacciante

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Stefano Serrani

Il 13enne morto a Gragnano sarebbe stato vittima di insulti e minacce che l’avrebbero poi condotto al suicidio. L’ultimo messaggio di Alessandro prima di lanciarsi nel vuoto.

Svolta investigativa nelle indagini sul caso del 13enne di Gragnano morto lo scorso giovedì dopo essere precipitato dal quarto piano della sua abitazione.

Secondo gli inquirenti dietro al tragico gesto si celerebbe un sottobosco di minacce e insulti. Violenze psicologiche a cui il 13enne non avrebbe retto. Questioni di cuore, primi amori e fidanzamenti che nascono e si concludono nel giro di poco. Delusioni d’amore, però, capaci di generare rancore e risentimento anche a quell’età. E ora di questa storia si iniziano a definire i contorni, via via più dolorosi. Perché all’origine di tutto ci sarebbe stato un fidanzamento interrotto, una nuova ragazza che prende il posto di quella che c’era prima. Con quest’ultima che reagisce con rabbia e violenza.

E’ l’ex fidanzatina di Alessandro una delle due giovani tra i sei bulli che hanno trasformato la vita del 13enne in un inferno. Con minacce in chat che arrivavano a tutte le ore del giorno, messaggi espliciti che lo invitavano ad uccidersi.

13enne morto a Gragnano, svolta nelle indagini: coinvolta l’ex fidanzatina

Due del gruppetto di giovani finiti nell’inchiesta condotta dalla Procura di Torre Annunziata, in collaborazione con quella dei minori di Napoli, erano già stati denunciati per i loro comportamenti da bulli a scuola.

13enne morto a Gragnano, svolta nelle indagini: coinvolta l’ex fidanzatina

Una persecuzione che col tempo aveva assunti i connotati di una vera e propria ossessione, di cui la vittima aveva trovato il coraggio di parlare solo con l’attuale fidanzatina. Proprio a lei il 13enne giovedì mattina ha deciso di scrivere l’ultimo messaggio: “Non reggo più, ti lascio”. Per i sei indagati si ipotizza il reato di istigazione al suicidio. Ma poiché la vittima è minorenne, e ha anche meno di 14 anni, potrebbe essere equiparata a persona non in grado di intendere e volere. Di conseguenza verrebbe a configurarsi addirittura il reato di omicidio.

E’ stato fissato per oggi pomeriggio alle 15 il conferimento dell’incarico per l’autopsia. Data la delicatezza della situazione è possibile che venga effettuata direttamente in giornata, dando la possibilità alla famiglia di programmare per domani i funerali, che verosimilmente si terranno nella parrocchia vicino casa, in forma privata.

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