La guerra in Ucraina vive una fase di stallo, ma Zelensky lancia nuove accuse contro la Russia. Anche gli Stati Uniti hanno un’idea ben precisa sulle strategie di Mosca: intanto gli esperti sono convinti di una cosa alquanto preoccupante.
Il conflitto continua dallo scorso mese di febbraio e non c’è alcun presagio che possa far pensare, almeno per il momento, alla fine della guerra in Ucraina. In tutto questo regna la tensione e i tentativi di non provocare ulteriori danni all’economia mondiale, da qui lo sblocco del grano ucraino.
Il conflitto passa anche dai canali diplomatici e così Zelensky si lancia a capofitto su una questione molto importate. In una intervista al South China Morning Post, il presidente ucraino ha lanciato un messaggio a Xi Jinping e quindi al colosso cinese. “È uno stato molto potente. È un’economia potente? Quindi (può) influenzare politicamente ed economicamente la Russia. E la Cina è anche un membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite“, ha ribadito il capo politico di Kiev.
Intanto Dmytro Kuleba ha annunciato che altre navi cariche di grano sono pronte a partire. “Se la Russia manterrà i suoi impegni nell’ambito dell’iniziativa sui cereali mediata dalle Nazioni Unite, raggiungerà i clienti stranieri e aiuterà a domare i prezzi dei generi alimentari e scongiurare la fame. L’Ucraina resta impegnata a combattere l’insicurezza alimentare globale“, ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino con un messaggio su Twitter.
Funzionari statunitensi ritengono invece che la Russia stia lavorando per fabbricare prove riguardanti l’attacco mortale della scorsa settimana al centro di detenzione di Olevinka. Il bilancio è di 53 prigionieri di guerra uccisi in una regione separatista dell’Ucraina orientale. Alcuni esperti credono che l’obiettivo di Mosca sia quello di piantare munizioni da sistemi missilistici di artiglieria, così come altri tipi di armi.
Volodymyr Zelensky ha commentato nel consueto videomessaggio notturno la vicenda del conflitto in Ucraina, così come in altre zone del mondo. Si tratta di situazioni differenti, ma con un comune denominatore: modificare la geografia mondiale e ridurre i livelli di sicurezza. L’obiettivo di Zelensky è infatti quello di mostrare a tutti cosa stia facendo la Russia, aggiungendo al contempo anche migliorie per il Paese.
L’accordo per il trasporto del grano ucraino, insieme alle armi in arrivo da Europa e USA, sono due messaggi molto chiari lanciati al mondo intero. “In questi giorni, nel nostro spazio informativo e nei social network, sono molte le segnalazioni su situazioni di conflitto e minacce che esistono in altre geografie. Prima – Balcani, poi Taiwan, ora potrebbe essere il Caucaso“, ha spiegato il presidente ucraino.
“Tutte queste situazioni sembrano diverse, sebbene siano unite da un fattore: l’architettura globale di sicurezza non ha funzionato. Se funzionasse, non ci sarebbero tutti questi conflitti. Ed è proprio questo che l’Ucraina attira l’attenzione non solo da 161 giorni dall’inizio della guerra su larga scala, ma da anni. Dato che la Russia ha completamente ignorato il diritto internazionale, gli interessi dell’umanità in quanto tali“, ha concluso Zelensky.
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