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Cronaca

Cadavere in un parcheggio dei bus: era uscito dal carcere | Dubbi sulle cause della morte

Published by
Ludovica Allegri

Terribile scoperta nel parcheggio di una stazione degli autobus. Un cadavere semi svestito con una ferita al naso e senza documenti. Si è poi scoperto che era uscito il giorno prima dal carcere. Dubbi sulle cause della morte

Il corpo senza vita di un uomo, disteso in posizione innaturale è stato trovato in una stazione degli autobus.

Cadavere in un parcheggio dei bus. Identificato

Il cadavere aveva le braccia aperte e le gambe divaricate, presentava una frattura al naso ed escoriazioni agli arti inferiori ed era in parte svestito. Non aveva con sé documenti per poter essere identificato. Sul posto è subito arrivata un’ambulanza del SUEM 118 e gli operatori non hanno potuto altro che constatare la morte della persona. La polizia ha chiuso l’area ed eseguito i primi rilievi per cercare di identificare l’uomo.

Il medico del Servizio di Emergenza Medica dell’Ulss 8” si legge in un comunicato del procuratore di Vicenza Lino Giorgio Bruno, “rilevava che si trattava di persona di sesso maschile, con numerosi tatuaggi sull’emitorace ed il braccio sinistro, vestito solo con pantaloncini e scarpe, recante una ferita alla narice del naso e varie escoriazioni sugli arti inferiori e sulle mani“.

Cadavere in un parcheggio dei bus. Scoperta l’identità ma dubbi su come sia morto

Gli accertamenti svolti dal personale della Questura hanno consentito successivamente di identificare la vittima in Nocent Stefano.

Cadavere in un parcheggio dei bus

Nato Palmanova l’uomo di trentacinque anni, aveva precedenti penali alle spalle ed era uscito di prigione dove stava scontando una pena per alcune rapine, soltanto il giorno prima, dalla Casa Circondariale di Vicenza. “In attesa dell’esito delle operazioni autoptiche e di ulteriori approfondimenti di indagine, non è possibile stabilire con certezza se il decesso è stato causato dall’azione violenta di altre persone” termina la nota del procuratore. 

Non si esclude quindi la morte violenta ma la conferma arriverà solo attraverso le impronte digitali, che confermeranno l’identità, mentre l’autopsia chiarirà le cause del decesso. A questo proposito molto utili saranno anche le telecamere di sorveglianza, le cui registrazioni sono state messe a disposizione delle forze dell’ordine dalla Società vicentina trasporti.

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