Il prezzo di benzina e diesel scende, ma non si va sotto i 2 euro: cosa sta accadendo e perché i cittadini sono su tutte le furie. Cosa c’è che non va.
I dati di benzina, diesel, metano e gpl mostrano una piccola flessione, ma non mancano le lamentele dei consumatori. Fare un pieno all’autovettura guidata è diventato un costo non indifferente, con tutte le conseguenze del caso.
I numeri delle ultime settimane mostrano certamente una piccola flessione, ma nonostante la proroga del taglio di 30 centesimi si resta comunque sopra i 2 euro per alcuni tipi di carburante.
I prezzi alla pompa mostrano un leggero calo rispetto ai giorni precedenti, ma i tagli non sono comunque sufficienti per scendere sotto i 2 euro a litro. Ciò vale per la benzina e anche per il diesel, con tutte del conseguenze del caso per le persone che utilizzano la vettura come mezzo di trasporto.
I dati comunicati dal Quotidiano Energia mostrano i prezzi dei gestori divulgati dall’Osservaprezzi del ministero dello Sviluppo Economico. Il dato aggiornato a lunedì 4 luglio 2022 mostra un prezzo medio nazionale per la benzina (modalità self) che si attesta a 2,056 a litro (prima era 2,061), no logo va a 2,046 mentre gli altri marchi si attestano in un range che va da 2,047 a 2,065 euro a litro. Non vanno meglio le cose per il diesel che vanta un prezzo medio di 2,018 a litro: il dato precedente era di 2,024. Le compagnie oscillano fra 2,012 e 2,025 a litro, quelle no logo 2,014.
Prezzi ancora più alti al servito con media di 2,195 euro a litro per benzina e 2,160 euro a litro per diesel. Soltanto le stazioni senza logo arrivano a toccare 2,066 euro a litro, prezzo comunque sempre al di sopra rispetto agli ultimi tempi. Metano auto fra 1,857 e 2,055, Gpl intorno a 0,829 e 0,851 a litro.
Il prezzo di diesel e benzina starebbe quindi scendendo, seppur in maniera graduale, rimanendo però al contempo sopra la soglia dei 2 euro a litro. Nonostante la tendenza al ribasso, comunque, il dato incide e non poco durante un periodo alquanto delicato come quello attuale.
I rialzi registrati nelle stazioni di servizio si ripercuotono inevitabilmente sulle tasche delle persone che viaggiano ogni giorno con le autovetture, così come per chi ha scelto di partire con il proprio mezzo per le vacanze estive. Per non parlare dei prezzi ancora più alti alle stazioni di servizio autostradali (sia su self che sul servito ndr) rispetto ai costi in città o nei paesi e zone limitrofe. Rispetto a diversi mesi fa, infatti, l’aumento è di oltre 30 centesimi a litro, fattore non indifferente per chi utilizza l’automobile.
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