Auto diesel e benzina, stop alla vendita entro il 2035. Ecco il maxi provvedimento sul clima dell’Unione europea. Nel 2026 la Commissione valuterà i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni del 100%.
Nella notte è arrivata la fumata bianca. Il Consiglio dei Ministri dell’Ambiente dei Paesi dell’Unione europea, riunito in Lussemburgo, ha trovato l’accordo sul maxi provvedimento sul clima (il cosiddetto Fit for 55) che prevede la riduzione delle emissioni di Co2, entro il 2035, del 100% per le auto e i furgoni nuovi.
Entro questa data saranno dunque messi fuori commercio i motori a combustione, che verranno sostituiti da quelli elettrici. Presentato dalla Commissione europea il 14 luglio 2021, il pacchetto prevede la riduzione delle emissioni nette di gas serra del 55% (almeno) entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e il raggiungimento della neutralità climatica nel 2050. “La relativa revisione dell’implementazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi (AFIR) garantirà la possibilità ai conducenti di ricaricare i propri veicoli negli Stati membri”, si legge nel comunicato finale. Nel 2026 la Commissione europea valuterà i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni del 100%. La necessità di riesaminare tali obiettivi terrà “conto degli sviluppi tecnologici, anche per quanto riguarda le tecnologie ibride plug-in e l’importanza di una transizione praticabile e socialmente equa verso emissioni zero”.
L’Italia e altri 4 Paesi hanno chiesto di posticipare l’eliminazione dei motori a combustione dal 2035 al 2040.
Il nostro Paese, insieme a Bulgaria, Portogallo, Romania e Slovacchia, lo scorso 23 giugno ha presentato un documento in cui si propone di posticipare lo stop ai motori a combustione dal 2035 al 2040. Riducendo le emissioni di Co2 del 90% (anziché del 100% come stabilito da Commissione e Parlamento Ue) nel 2035.
“Abbiamo chiarito cosa occorre per rendere accettabile per noi la proposta. Raggiungere la neutralità tecnologica utilizzando combustibili carbon neutral dopo il 2035″, ha spiegato il Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, al Consiglio Ambiente per l’Italia. Gli ha fatto eco il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, tuttavia la proposta è destinata a rimanere lettera morta. Italia, Portogallo, Bulgaria, Slovacchia e Romania da sole non bastano. Servirebbe un numero di Paesi che rappresenti una quota di popolazione europea superiore al 35%.
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