Guerra Ucraina, la Russia testa il missile ipersonico | Ecco Zircon: può colpire un bersaglio distante mille chilometri

Guerra Ucraina, la Russia testa Zircon: il missile ipersonico “inarrestabile”. E’ così veloce da impedire al sistema di difesa aerea dell’avversario di rilevarne in tempo l’impatto.

Il Ministero della Difesa russo ha annunciato di aver effettuato con successo il lancio di prova di Zircon, un missile da crociera ipersonico definito dal Cremlino come un’arma “inarrestabile”.

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Guerra Ucraina, la Russia testa il missile ipersonico | Ecco Zircon: può colpire un bersaglio distante mille chilometri

Zircon è stato lanciato dalla fregata Admiral Gorchkov nel Mare di Barents contro un bersaglio situato nelle acque artiche del Mar Bianco. A una distanza di circa mille chilometri. Secondo l’emittente russa Zvezda, la velocità del missile è “così alta da impedire al sistema di difesa aerea dell’avversario di rilevarne l’impatto in tempo“.

Zircon, in fase di sperimentazione dal 2015, è “un passo essenziale per aumentare la sicurezza della Russia”, disse il Presidente russo Vladimir Putin nel corso della riunione del Consiglio di Stato dello scorso dicembre. Negli ultimi anni Mosca ha notevolmente intensificato i test sui missili ipersonici, in una corsa allo sviluppo degli armamenti dietro cui si cela un significato politico più che militare. Come conferma il Direttore del Dipartimento per la non proliferazione e il controllo degli armamenti del Ministero degli Esteri russo Vladimir Yermakov secondo cui Moscaha notevolmente superato gli Stati Uniti nello sviluppo di armi ipersoniche

Guerra Ucraina, Mosca lancia Zircon: la corsa all’ipersonico di Russia e Stati Uniti

Negli anni recenti la corsa agli armamenti ipersonici di Russia e Stati Uniti è stata portata avanti a suon di investimenti per lo sviluppo tecnologico delle armi. Ma anche, per non dire soprattutto, di propaganda.

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Guerra Ucraina, ecco Zircon: la corsa all’ipersonico di Russia e Stati Uniti

Come già spiegato, il lancio di Zircon è stato accompagnato da dichiarazioni sulla stampa e sulle Tv russe che magnificano la potenza della nuova arma a disposizione dell’Esercito di Mosca. Ed esaltano i progressi dell’industria bellica russa rispetto a quella Usa. Nel 2018 Vladimir Putin dichiarò che gli Stati Uniti stavano “permettendo una crescita costante e incontrollata del numero di missili anti-balistici, migliorandone la qualità e creando nuove aree di lancio di missili”. E avvertì che se Mosca non avesse fatto progressi questo si sarebbe tradotto “nella completa svalutazione del potenziale nucleare della Russia”.

Oggi l’obiettivo di Putin è la creazione di forze strategiche non intercettabili dall’Esercito statunitense. In grado perciò di garantire la capacità di reazione a una provocazione nucleare. E al 2020 la Russia risultava essere l’unico Paese dotato di sistemi ipersonici dichiarati già operativi.

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