Guerra in Ucraina, giorno 81. Nella notte l’esercito russo ha attaccato pesantemente l’acciaieria Azovstal di Mariupol. Secondo le fonti, avrebbero lanciato bombe incendiarie ma soprattutto bombe al fosforo bianco, quindi armi chimiche e vietata dalla legge internazionale.
A raccontare il micidiale assalto è stato il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko. “Ieri gli occupanti hanno usato per la prima volta bombe incendiarie o al fosforo contro i difensori di Mariupol“. La comunicazione è avvenuta su Telegram. Secondo i militari ucraini, sarebbero stati lanciati proiettili incendiari 9M22C che hanno provocato numerosi incendi all’interno dell’acciaieria.
Per le persone all’interno dell’acciaieria Azovstal è stato molto difficile scampare alla morte poiché, con le combustioni provocati dalle bombe incendiarie, la temperatura sale a 2-2,5mila gradi Celsius. Chi ha raccontato la scena ha riferito che sembrava “l’inferno sceso sulla terra”. All’interno della acciaieria Azovstal ci sono ancora moltissimi combattenti ucraini, tra cui alcuni soldati del battaglione Azov. Le mogli di molti di loro in questi giorni hanno parlato con la stampa per raccontare la situazione tragica.
“Non è una guerra, alla Azovstal è in corso semplicemente uno sterminio a sangue freddo di persone”. Lo hanno detto alcune di loro questa mattina, dopo l’attacco di questa notte con le bombe al fosforo. “Questi sono continui raid aerei, è la distruzione degli ospedali. E’ la distruzione dei feriti. Sono attacchi mirati nei luoghi in cui si trovano“.
“Questi sono tentativi di colpire i luoghi dove c’è acqua, sebbene sia acqua industriale. E questo è il mancato rispetto di eventuali accordi”. Intanto, proprio da Mariupol sono scappati circa un centinaio di civili. La popolazione ha corso il rischio di uscire dai rifugi per prendere la macchina e mettersi in viaggio.
E questa notte circa una centinaio di auto in convoglio sono finalmente arrivate a Zaporizhzhia. Mentre prosegue l’assalto sulla città portuale, le truppe russe si stanno concentrando anche nel Sud est dell’Ucraina. Secondo gli esperti, i soldati di Mosca starebbero per dirigersi verso Barvinkove, Sloviansk, Lyman, Sievierodonetsk, e Kurakhove nel Donetsk.
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