G7, la strategia dei leader contro Putin: dalle sanzioni allo stop al petrolio di Mosca. In collegamento video anche il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“Restiamo uniti nella nostra decisione che il Presidente Putin non deve vincere questa guerra contro l’Ucraina. Lo dobbiamo alla memoria di quelli che hanno combattuto per la libertà nella Seconda guerra mondiale, continuare a combattere per essa oggi, per il popolo dell’Ucraina, dell’Europa e della comunità globale”.
Questa la dichiarazione conclusiva della video call odierna tra i leader del G7, che si sono impegnati a incrementare le sanzioni nei confronti di Mosca o a inasprire quelle già attuate. Al centro del vertice dei grandi del pianeta la guerra in Ucraina. Sul tavolo l’invio di armi a sostegno dell’Esercito di Kiev e le ripercussioni che l’invasione russa potrebbe avere sull’economia globale. Dagli approvvigionamenti energetici a quelli del grano, che rischiano di scatenare una tremenda crisi alimentare nei paesi più poveri dell’Africa e in quelli Mediorientali.
L’incontro si è tenuto domenica 8 maggio, giornata in cui si celebra la fine della Seconda Guerra Mondiale e la liberazione dell’Europa dalle truppe naziste. 77 anni dopo “il Presidente Putin e il suo regime ha deciso di invadere l’Ucraina in una guerra di aggressione non provocata contro un Paese sovrano. Le sue azioni coprono di vergogna la Russia e i sacrifici storici del suo popolo. Con questa invasione e le sue azioni in Ucraina, la Russia ha violato il diritto internazionale. In particolare la Carta dell’Onu, concepita dopo la Seconda Guerra Mondiale allo scopo di risparmiare alle generazioni future il flagello della guerra”. E’ quanto si legge in uno dei punti del comunicato diffuso al termine dell’incontro dalla Casa Bianca.
Nel corso della call ospitata dal Cancelliere tedesco Olaf Scholz è intervenuto anche il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il leader ucraino ha spiegato come l’obiettivo dell’Occidente debba essere il “ritiro completo dei russi” dal Paese.
Zelensky ha ribadito ancora una volta la ferma determinazione dell’Ucraina a proteggere la propria sovranità e integrità territoriale. Garantendo in questo modo anche la capacità del Paese di difendersi da future aggressioni.
Lo stesso Presidente ucraino aveva diffuso in precedenza un nuovo video in cui paragonava gli orrori della Seconda Guerra mondiale a ciò a cui si sta assistendo in Ucraina. “Avevamo detto ‘mai più’, ma provate a chiederlo agli ucraini. La parola ‘mai’ è stata cancellata il 24 febbraio”, le sue parole.
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