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Chelsea, addio Abramovich: c’è una nuova proprietà | Club venduto: cifre e dettagli dell’accordo

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Andrea Desideri

Chelsea, addio Russia e benvenuti USA: cambia la proprietà. Abramovich passa la mano a Todd Boehly, l’accordo arriva dopo settimane di trattative: cifre e dettagli.  

Chelsea, Abramovich si arrende: dopo settimane di trattative, il club passa di mano a Todd Boehly, comproprietario dei Los Angeles Dodgers, per 4,9 miliardi di euro. La cifra è da capogiro, ma in certi ambiti non spaventa: in particolare verso chi è abituato, come Boehly, a maneggiare importanti colossi in ambito internazionale. Finisce così un’era lunga 19 anni, a Stamford Bridge sono arrivati 21 trofei. Dal 2003 il conto dice: 5 Premier League, 5 FA Cup, 3 Coppe di Lega, 2 Champions League, 2 Europa League, 1 Mondiale per Club e 1 Supercoppa Europa.   

Chelsea, cessione avvenuta: accordi e cifre (ANSA)

A spaventare, piuttosto, è la posizione di Abramovich: l’oligarca russo ora è sempre più compromesso. Le sanzioni rischiano di inghiottirlo definitivamente. Si rifugia, per usare un termine calcistico, anche se ormai il settore non lo vede più fra i protagonisti, in calcio d’angolo dando il ricavato della vendita in beneficenza. L’intera somma.

Chelsea, cambia la proprietà: Abramovich vende a Boehly, trattativa conclusa

Unico modo per evitare un’ulteriore mannaia, il punto è un altro: Boehly si è fatto carico di alcune mancanze che aveva il club, scongiurato così anche il pericolo esclusione dalla Premier League. Il magnate, però, non ha potuto – e voluto – farsi carico dei debiti di Abramovich. L’oligarca ha cercato in tutti i modi di inserirli nella trattativa, ma non è stato possibile. Proprio per la posizione compromettente che ricopre: rischia davvero tanto, proprio come il Patron dello Spartak Mosca. Una matassa, quella, ancora da risolvere.

I Blues cambiano proprietario (ANSA)

Tornando dalle parti di Stamford Bridge, Boehly ha promesso grandi investimenti. Esattamente come quelli che ha fatto nel baseball. Pronto a rimettersi in pista anche nel calcio con la stessa competitività e il medesimo fiuto per gli affari: questo significa che anche le cessioni di mercato avranno un peso diverso. Campanello d’allarme anche per i club di Serie A: la Juve su Jorginho e il Milan su Lukaku. Se vogliono strapparli ai Blues dovranno impegnarsi: tutto sta per cambiare a Londra. A partire dalla gestione.

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