Guerra Russia-Ucraina, la strategia di Erdogan | Perché è così attivo nei negoziati di pace

La guerra fra Russia e Ucraina procede da oltre un mese, nonostante diversi esponenti politici abbiano tentato di promuovere un dialogo per porre fine al conflitto: come mai il presidente turco Erdogan è uno dei più attivi. Tutti i dettagli e le strategie.

Recep Tayyip Erdogan è uno dei principali protagonisti della scena politica internazionale odierna per il suo ruolo di mediatore nel conflitto fra Russia e Ucraina. La guerra non si placa e ogni giorno si segnalano centinaia di vittime fra civili e militare delle due fazioni.

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Guerra Russia-Ucraina, la strategia di Erdogan | Perché è così attivo nei negoziati di pace

Le strategie della Turchia sono evidenti e toccano diversi aspetti della politica mondiale, nonché dell’economia. Certamente il dialogo fra Mosca e Kiev potrebbe continuare nuovamente in una delle città turche, dopo i primi negoziati che hanno invece avuto luogo in Bielorussia.

Guerra fra Ucraina e Russia | Qual è il ruolo di Erdogan

Il presidente Erdogan è riuscito a portare i ministri degli Esteri dei due Paesi in guerra ad Antalya lo scorso 10 marzo, spostando di fatto l’attenzione sulla scelta di un Paese non proprio neutrale al conflitto come la Bielorussia. La Turchia si è detta disponibile ad offrire i propri territori per parlare di ciò sta accadendo sul fronte ucraino. Di conseguenza Erdogan ha colto la palla al balzo proprio durante un periodo non semplice per l’economia turca.

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Guerra fra Ucraina e Russia | Qual è il ruolo di Erdogan

La crisi economica causata da pandemia e dal conflitto bellico da un lato, la necessità di non voler rovinare i rapporti con Russia e Ucraina dall’altro, nel mezzo c’è di tutto e di più. Anche il turismo è un aspetto non secondario visto che numerosi cittadini russi e ucraini spesso si recano in Turchia, con tutti gli introiti del caso. Ma c’è spazio anche per un accordo già ratificato su energiacommercio. Ed è proprio sul fronte economico che la Tusiad, meglio conosciuta come Confindustria turca, ha parlato di una perdita di 50 miliardi di dollari per Ankara in sole due settimane di guerra.

La posta in gioco per Erdogan è altissima | Altri dettagli

L’inflazione di febbraio 2022 mostra un 61,1% in Turchia, numeri mai visti negli ultimi 20 anni, con un aumento del 6,6% in un solo mese. Per non parlare del surplus dei prezzi quotidiani per carburante, generi alimentari e costo gas. Intanto la lira turca ha perso il proprio valore proprio a ridosso della guerra in Ucraina.

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Le elezioni del 2023 si avvicinano in Turchia e per questo Erdogan prova a riscuotere consensi e a guadagnare la fiducia degli elettori. Un’immagine di un Paese che vuol diventare protagonista assoluto nel panorama internazionale, da qui la scelta di ospitare i negoziati.

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