La guerra in Ucraina si trascina ormai da settimane e adesso arrivano delle forti critiche da parte di Volodymyr Zelensky: cosa sta accadendo e come procedono i negoziati.
Il conflitto in Ucraina non si placa ed è quindi tempo di una riapertura delle trattative. Nel frattempo l’esercito di Zelensky avrebbe creato non pochi problemi a quello di Putin, con tanto di truppe ritirate vicino la città di Kiev. A riportare la notizia è stato il The Guardian che ha citato l’ultimo report delle milizie ucraine.
Intanto l’Ucraina si è detta pronta per ripartire con i colloqui che dovrebbero avvenire nelle prossime ore in Turchia. Il confronto fra Kiev e Mosca dovrebbe durare più giorni e non soltanto alcune ore, così come avvenuto fino ad ora. “Lo status neutrale e non nucleare del nostro Stato: siamo pronti ad accettarlo“, ha dichiarato Zelensky. Il presidente ucraino non va tanto per il sottile e lancia un nuovo messaggio.
Intanto Zelensky ha annunciato di voler mantenere fede alle idee di “sovranità e integrazione territoriale“. Un attacco non così velato arriva anche all’Occidente con richieste ben precise e parla di “mancanza di coraggio“. Intanto i colloqui i Turchia potrebbero riaprire i negoziati, ma il presidente ucraino rilancia nella notte un messaggio social.
“Si prospetta un nuovo round di negoziati, perché si cerca la pace. Le nostre priorità nei negoziati sono note. La sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina sono fuori di dubbio. Garanzie efficaci di sicurezza per il nostro stato sono obbligatorie. Il nostro obiettivo è ovvio: la pace e il ripristino della vita normale nel nostro stato nativo il prima possibile“, dichiarato Zelensky in un video.
Zelensky non molla la presa e chiede di discutere e risolvere, proprio durante i colloqui di pace, le delicate questioni di Donbass e Crimea. Intanto le unità russe si sarebbero ritirate anche dalla città di Slavutych, luogo non molto distante dalla centrale nucleare di Chernobyl.
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Nella zona erano scesi in piazza gli occupanti e ciò sarebbe avvenuto dopo l’arresto del sindaco Yuri Fomichev. Il primo cittadino sarebbe stato successivamente liberato dalle milizie russe. Intanto il vice primo ministro Iryna Vereshchuk ha accusato Vladimir Putin e la Russia. Chiesto ufficialmente all’Onu di inviare una missione per valutare eventuali contaminazioni radioattive nelle zone di Chernobyl.
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