Il rischio di un golpe contro il presidente Vladimir Putin da parte del servizio di sicurezza federale russo (Fsb) cresce con il perdurare della guerra in Ucraina. Intanto a breve arriveranno rinforzi per l’esercito ucraino.
In un giorno o due arriveranno in Ucraina le prime consegne di armi approvate nell’ambito del pacchetto da 800 milioni di dollari a cui gli Stati Uniti hanno dato il via libera.
Non è chiaro di quali armi si tratti, ma secondo alcune fonti dell’amministrazione citate dai media Usa la priorità è data alle armi da difesa già usate dagli ucraini. E in Russia, da quanto emerge da alcune lettere scritte da un anonimo agente dell’intelligence di Mosca all’attivista in esilio e fondatore del progetto gulagu.net, Vladimir Osechkin, si starebbe tramando alle spalle di Vladimir Putin.
Il fatto stesso che gli agenti russi stiano parlando apertamente, ha commentato Osechkin al Times, è un segno della loro crescente rabbia nei confronti di Putin e del malcontento per l’effetto che le sanzioni hanno sugli ufficiali dell’Fsb. “Riconoscono che questa guerra è una catastrofe per l’economia, per l’umanità. Non vogliono tornare ai tempi dell’Unione Sovietica“.
A parlare contro la guerra sarebbe stato anche un importante generale russo. La situazione in Ucraina è “tragica e sono molto depresso al riguardo” avrebbe detto il generale russo Yevgen Ilyin a due funzionari della difesa Usa nel corso di un incontro avvenuto la scorsa settimana al ministero delle Difesa russo di Mosca.
Lo riporta la Cnn. Ilyin avrebbe rotto la consuetudine e invece di far riferimento al suo discorso scritto ha parlato a braccio. L’attaché della Difesa Usa ha fatto una domanda a Ilyin sulle origini della sua famiglia in Ucraina e il generale, solitamente “stoico“, ha mostrato segni di agitazione prima di sfogarsi e lasciare la stanza.
Intanto le forze russe hanno distrutto un ponte chiave sul fiume Desna, interrompendo una rotta vitale tra la città settentrionale di Chernihiv e Kiev: lo riporta la Bbc, che cita funzionari ucraini. Il ponte veniva utilizzato per portare aiuti umanitari alla capitale ed evacuare i civili.
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Il capo dell’amministrazione regionale, Viacheslav Chaus, ha affermato in una dichiarazione video che gli aiuti verranno comunque consegnati e un nuovo ponte verrà costruito “dopo la nostra vittoria“.
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