Trump avrebbe usato dei sottomarini nucleari in questo conflitto svolto da Putin. La guerra in Ucraina potrebbe avere risvolti mondiali.
I toni di ogni personaggio di spicco si stanno elevando sempre di più in merito alla questione ucraina. Anche Donald Trump ha scelto di scendere in campo e l’ha fatto a modo suo. Infatti, ha affermato che userebbe dei sottomarini nucleari in questo conflitto in cui vi è protagonista Vladimir Putin. Delle parole molto pesanti, che sicuramente colpiranno nell’orgoglio il presidente russo.
Il modo di essere dell’ex numero uno statunitense si rifà sempre al suo personaggio, famoso per essere uomo di spettacolo e un imprenditore di alto rango. Dal 2012 è dalla parte dei repubblicani d’America ed è riuscito a ricoprire la carica da presidente per ben quattro anni, fino alla scadenza del suo mandato nel 2021.
Vladimir Putin, invece, è un ex spia russa del KGB, la potentissima forza armata segreta dell’Unione Sovietica. L’ex militare e dirigente dei servizi segreti è al comando dal 2012 della Russia post Sovietica.
I due riuscirono ad incontrarsi ad Helsinky ed avevano mostrato gli intenti di poter aumentare gli accordi bilaterali fra le due super potenze mondiali. La tensione fra i due paesi, però, è rimasta sempre tesa.
Le parole di Trump in merito ai sottomarini che invierebbe in guerra
L’ex presidente statunitense è tornato alla ribalta dopo queste giornate atroci che si stanno vivendo in Ucraina. Lo stesso ha affermato in maniera decisa che con lui alla guida del suo paese queste problematiche non sarebbero avvenute. Già nel 2018, per via della crisi intercorsa fra la Russia e l’Ucraina, aveva annullato l’incontro con l’ex spia russa, sintomo di come già la questione si stesse muovendo.
“Abbiamo sottomarini nucleari per fermarlo”, ha affermato Donald Trump. “Sono l’arma più potente al mondo”, ha poi proseguito. L’imprenditore ha anche messo in allarme le persone che lo hanno ascoltato in un’intervista alla Fox News: “Ho sentito spesso Putin utilizzare la parola nucleare”.
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“Loro sono una mastodontica forza nucleare, ma noi siamo molto più forti”, ha poi concluso. Lo scenario è da terza guerra mondiale e i personaggi del mondo decisionale poco stanno facendo per poter scongiurare questa minaccia. La parola pace è ancora ben lontana. L’invio di armi per poter essere utilizzate da ambo le parti è ancora troppo massiccio, per poter vedere una via d’uscita che possa venire incontro alle esigenze della popolazione mondiale.
