Guerra Ucraina, Sergej Lavrov spaventa l’Occidente. Il Ministro degli Esteri di Mosca nel corso di una intervista rilasciata a Russia Today analizza la situazione legata alle sanzioni di UE e Stati Uniti nei confronti del Cremlino. Nei giorni scorsi aveva parlato di un possibile incontro Putin-Zelensky e auspicabili compromessi tra Mosca e Kiev, oggi la doccia gelata.
La Russia non teme le sanzioni occidentali. Parola di Sergej Lavrov. Il Ministro degli Esteri russo utilizza toni duri, l’Occidente è avvisato. Mosca si prepara a resistere alla risposta congiunta di USA e Unione Europea dopo l’aggressione del Cremlino all’Ucraina. “Sopravvivremo alle sanzioni. Dopo il 2014 abbiamo imparato a contare su noi stessi”, ha dichiarato Lavrov ai microfoni di Russia Today.
Una nuova chiusura dopo i timidi spiragli di accordo intravisti nei giorni scorsi. Aveva parlato di “possibile compromesso” e “accordo vicino”. Tutto da rifare, oggi i segnali vanno in tutt’altra direzione, le parole in totale controtendenza rispetto ai buoni propositi delle ultime ore. “Le misure che il Presidente e il Governo stanno elaborando saranno presto annunciate”, ha spiegato Lavrov riferendosi alle contromosse di Mosca alle sanzioni Occidentali. “E’ solo l’inizio della nostra politica per cercare di adattarci alla situazione. Quello che è accaduto recentemente con le ultime sanzioni è veramente senza precedenti”, ha precisato.
A tre settimane dallo scoppio della guerra in Ucraina il giudizio del Ministro russo è netto, chiusura totale nei confronti di Stati Uniti ed Europa: “Anche se la situazione attuale è molto diversa dal 2014, se ci sono illusioni in cui un giorno potremmo contare nuovamente sui nostri partner occidentali, questa illusione non è più presente“, sottolinea Lavrov.
Un concetto su cui torna più volte, ripetendolo come un mantra, perché “è la conclusione fondamentale a cui siamo giunti”. “Non potremo più contare sull’Occidente – ribadisce il Ministro russo – sappiamo che dobbiamo avere degli alleati che vogliono stare dalla nostra parte”, aggiunge.
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Lavrov si è soffermato poi sulle prospettive di “cooperazione” sulla base del “rispetto reciproco”, un messaggio più volte mandato dal Cremlino alla Cina, e “della ricerca di un equilibrio degli interessi reciproci“. “I Paesi a est della Russia – ha ribadito – sono molto più disposti ad agire su questa base”. “Noi non abbiamo mai chiuso la porta all’Occidente, l’hanno chiusa loro – dice ancora Lavrov – siamo disponibili a cooperare con tutti coloro che sono pronti a farlo sulla base del rispetto reciproco“, conclude.
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