Nella notte italiana si è volta una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu sull’Ucraina. Per l’Onu “Le prossime ore e giorni saranno critici”. Il presidente russo ha deciso di inviare le truppe nel Dombass
“Il rischio di un grande conflitto è reale e deve essere prevenuto a tutti i costi“. Lo ha detto il sottosegretario agli affari politici dell’Onu, Rosemary Dicarlo, alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina, augurandosi una soluzione diplomatica. A puntare il dito contro la Russia l’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield per la quale Vladimir Putin “sta testando il sistema internazionale, la nostra determinazione, sta vedendo fino a che punto può spingerci“.
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“Un attacco all’Ucraina – ha continuato – è un attacco alla sovranità di ogni stato membro dell’Onu e alla Carta delle Nazioni Unite e avrà conseguenze rapide e gravi” aggiungendo “Ci rammarichiamo anche per l’ordine di schierare truppe russe nell’Ucraina orientale, come riferito in una ‘missione di mantenimento della pace“.
Nel corso della riunione è intervenuto anche l’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia “Sembra che alcuni colleghi del Consiglio di Sicurezza siano “pronti a seppellire” gli accordi di Minsk. Rimaniamo aperti alla diplomazia e a una soluzione diplomatica ma non permetteremo nuovo bagno di sangue” nel Donbass, ha detto.
A parlare anche l’ambasciatrice britannica all’Onu Barbara Woodward “La Russia ci ha portato sull’orlo del baratro, la esortiamo a fare un passo indietro” ha detto.“Il Consiglio di Sicurezza deve assumersi le proprie responsabilità sulla pace e la sicurezza, deve essere unito nel chiedere alla Russia una de-escalation” ha concluso.
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Di una via diplomatica ha parlato anche l’ambasciatore cinese all’Onu nel suo brevissimo discorso “una soluzione diplomatica e il dialogo“, senza esprimere alcun sostegno al riconoscimento del Donbass da parte della Russia.
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