Le tensioni per la crisi in Ucraina continuano ad aumentare e così fra Stati Uniti e Russia è guerra di nervi: il commento del segretario Blinken e la scelta di Biden.
Antony Blinken, attuale segretario di Stato americano, ha annunciato che a breve incontrerà il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. La scelta dovrebbe avvenire, ma soltanto se “la Russia non invaderà l’Ucraina“. Ad annunciarlo è stato il dipartimento di Stato, situazione inaspettata visto che il governo di Mosca avrebbe espulso due diplomatiti statunitensi dalla Russia.
Intanto la tensione fra i due Paesi cresce, nonostante le rassicurazioni del caso. Una nuova strategia diplomatica vorrebbe avviare un nuovo giro di incontri, ma non è così semplice. Intanto Joe Biden ha parlato di recente con Mario Draghi, evidenziando la richiesta statunitense “di impegnarsi a rispettare la sovranità dell’Ucraina“.
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Intanto il presidente degli Stati Uniti ha organizzato un nuovo vertice online con i leader d’Europa per trovare un accordo che possa evitare l’invasione della Russia in Ucraina. La tensione sale con il passare delle ore, segno che ancora tutto sarebbe in alto mare. Biden ha parlato di un situazione ancora intricata e da non sottovalutare.
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Nel frattempo gli Stati Uniti si sono dichiarati pronti a incontrare il ministro russo Sergei Lavrov per trovare una soluzione diplomatica e “senza escalation di tipo militare“. Il fronte dei repubblicani, intanto, avrebbe chiesto con Mitch McConnell di dare vita a un programma di sanzioni preventive, così da evitare che la Russia possa optare per l’invasione dell’Ucraina.
Intanto la Casa Bianca riferisce di un colloquio telefonico tra il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il Premier italiano Mario Draghi. I due “hanno riesaminato gli sforzi diplomatici e di deterrenza in corso in risposta al continuo rafforzamento militare della Russia al confine con l’Ucraina“. Durante il confronto è stato riaffermato “l’impegno per la sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina e il loro essere pronti ad imporre severi costi economici alla Russia se dovesse invadere ulteriormente l’Ucraina”, conclude la nota della Casa Bianca.
60 violazioni del “cessate il fuoco” da parte dei separatisti filorussi nella regione del Donbass nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto questa mattina il Ministero della Difesa ucraino. “Le nostre azioni sono puramente difensive”, ha fatto sapere il Comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny. Non ci saranno offensive contro le postazioni dei separatisti filorussi, né bombardamenti della popolazione civile. Saranno rispettati gli “accordi di Minsk e le norme del diritto umanitario internazionale“.
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