Bullismo, due ragazze aggrediscono un bambino “perché è ebreo”

Atto di bullismo a Campiglia Marittima. Due giovani hanno picchiato e preso a sputi un bambino con la scusa che fosse di origine ebraica

Due ragazze hanno picchiato un bambino ebreo in provincia di Livorno

Dramma del bullismo a Campiglia Marittima, dove un bambino di 12 anni è stato aggredito e picchiato da due ragazze di 15 anni, che hanno scatenato la loro rabbia contro il ragazzo, in quanto considerato ebreo.

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A raccontarlo sono le stesse pagine social di Campiglia marittima. L’aggressione sarebbe avvenuta la scorsa domenica al parco Altobelli di Venturina Terme.

Il ragazzino, studente della scuola media Carducci a Venturina Terme, sarebbe stato prima fermato e poi insultato dalle due ragazzine, che lo hanno chiamato Ebreo di merda devi morire nel forno. Sono seguiti calvi, sputi e botte in testa, seguiti da altre offese del tipo: “Tu devi stare zitto perché sei un ebreo”.

La sindaca di Campiglia Marittima è stata informata dell’atto di bullismo delle due ragazzine

La sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati condanna l’atto di bullismo

Dell’atto di bullismo delle due ragazzine contro il bambino è stata informata la sindaca di Campiglia Marittima, che ha subito cercato la famiglia del piccolo.

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“Una situazione – ha detto la sindaca di Campiglia Marittima, Alberta Ticciati – incredibile, da pelle d’oca, sembra di essere ripiombati nei tempi più bui della storia del nostro paese. L’Amministrazione comunale non intende sottacere o banalizzare quanto accaduto che è di una gravità inaudita. Abbiamo invitato la famiglia a fare i propri passi. Mi confronterò tra oggi e domani con le forze dell’ordine e la scuola e faremo il possibile perché la cosa non venga archiviata e banalizzata.

E ancora la sindaca: “Mentre ci avviciniamo al giorno della memoria del 27 gennaio che segna sul calendario la fine della Shoah a livello mondiale, assistere a scene di questo tipo nel nostro contesto sociale è scioccante. Per questo è necessario andare avanti sull’accaduto con la fermezza che la sua gravità richiede. L’Amministrazione comunale esprime la più profonda solidarietà al ragazzo e alla sua famiglia. Tutta la nostra comunità è con loro. Contro la violenza, contro la discriminazione, contro l’orrore che questi atti suscitano. Stop all’antisemitismo”.

Il padre del bambino denuncia: “Altri atti di bullismo in passato”

 

 

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il padre del  bambino aggredito ha detto: “All’episodio grave si aggiunge un altro aspetto altrettanto grave, cioè il fatto che nessuno dei presenti abbia difeso mio figlio. Sono scioccato, così come lo è mio figlio. Non abbiamo dormito, non riesco a darmi una spiegazione a questo gesto. Non riesco nemmeno a parlarne, mi viene da piangere. Sinceramente non mi era mai accaduto niente di simile”.

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Non è la prima volta che il bambino subisce atti di bullismo e a raccontarlo è lo stesso padre. “Avevo trovato sui messaggi che si scambiavano con i ragazzi un disegno con una svastica e un paio di scarpe con scritto dal 39 al 42. In quell’occasione avevo informato i genitori, avevo fatto presente la gravità del gesto. Ma questa volta non mi fermo. Ho già parlato con la sindaca di Campiglia Alberta Ticciati, con la dirigente scolastica Maria Elena Frongillo, ho informato la Comunità ebraica di Firenze che informerà quella di Livorno. E oggi farò la denuncia alle forze dell’ordine”.

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