Da 75 anni il Doomsday Clock segna i minuti che mancano alla fine del mondo in base ad alcune varianti calcolate da 11 premi Nobel. Secondo i calcoli mai come in questi due ultimi anni siamo vicini all’apocalisse.
Non si tratta dell’arrivo di una meteora, o dell’esplosione di una bomba nucleare, ma di tutta una serie di fattori che stanno portando il Doomsday Clock, l’orologio virtuale con cui scienziati e 11 premi Nobel, indicano quanto sia vicina la fine del mondo.
Il calcolo si basa su vari fattori: sulle minacce da armi nucleari, quelle da cambiamenti climatici, tecnologie dirompenti e Covid. “Tutti questi fattori sono peggiorati – spiegano gli scienziati – tanto da far puntare l’orologio a 100 secondo dalla mezzanotte, ovvero dal Giorno del Giudizio“.
L’ora del Doomsday Clock, che compie 75 anni, è fissata dal Bulletin of The Atomic Scientists che comprende 11 premi Nobel. Negli ultimi due anni le lancette sono state spostate a 100 secondi a mezzanotte: “Questa decisione – hanno spiegato – non suggerisce che la situazione della sicurezza internazionale si sia stabilizzato. Al contrario l’Orologio rimane molto vicino al momento dell’apocalisse“.
L’annuncio è stato dato dallo scrittore e divulgatore scientifico del New York Times, Hank Green che ha commentato il fatto, con meno tragicità delle previsioni scientifiche. “Nessuno cambia il mondo da solo. Non saremo tutti d’accordo, ma dobbiamo lavorare tutti insieme, e insieme ce la faremo“
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