Natale 2021, al via i sequestri: allarme del pesce a Civitavecchia

Natale 2021, le feste sono alle porte e l’alimentazione è al centro del dibattito pubblico: cenoni e ricorrenze, ma anche sequestri.

Sequestro pesce (Getty Images)
Allarme sequestri, pesce nel mirino (Getty Images)

Natale 2021, l’avvento delle feste porta con sé anche una serie di aspetti contingenti che caratterizzano le abitudini di ogni famiglia: sacro e profano s’intrecciano sotto l’albero, fra chi ricerca lo spirito e chi nutre, inevitabilmente, il corpo. Raccoglimento e mangiate, preghiera e pasti.

In questa dicotomia perenne fra laicità e religione, la tavola resta dettaglio imprescindibile e unanime in grado di coniugare l’uno e l’altro in attesa di tradizioni, rituali e scambi di affetto e intimità. La cornice ideale anche, purtroppo, per chi vuole lucrare. Specialmente sul piano alimentare c’è poco da fare: le festività natalizie sono – per l’appunto – un’occasione ghiotta per le agromafie e l’illegalità. I sequestri alimentari come testimonianza di malaffare attorno alla semplicità delle famiglie. A Natale siamo tutti più buoni, assioma rivedibile secondo le ultime stime.

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Natale 2021, sequestri al via: allarme pesce, i dati

Allerta per i prodotti ittici (Getty Images)
Allerta per i prodotti ittici (Getty Images)

L’allarme parte da Civitavecchia: nel mirino – c’era da aspettarselo – il pesce. Merce di scambio a peso d’oro dal potere d’acquisto rilevante perchè, tra Natale e Capodanno, non si mangia altro. In particolare alla Vigilia: il 24 chiama a raccolta tutto il mercato ittico nazionale e le zone del Lazio – come Civitavecchia, ma anche Ostia e Sabaudia – sono prese d’assalto.

Le scorte di pesce da varie parti d’Italia, con richiami all’Europa: non sempre la legalità fa da padrone. Per questo la stretta. Nella fattispecie i controlli riguardano diverse attività commerciali, sia all’ingrosso che al dettaglio, di prodotti ittici: sequestrati – solo in questi giorni – 15 mila esemplari di ricci di mare ancora vivi. Prontamente ributtati in mare. Anche Terni e Viterbo attenzionate, con particolare mira alla pesca di frodo: abitudine malsana che impera anche al tempo della pandemia. 42 mila euro di beni sequestrati e più di 6 tonnellate di pesce, elevate le sanzioni amministrative. Il lato oscuro del Natale si cela sotto il tavolo.

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