Massimo Ferrero, intercettazioni incastrano il produttore cinematografico: l’ex Presidente della Sampdoria rischia una pesante condanna.
Massimo Ferrero, la macchina della Giustizia si è messa in moto e va più veloce del previsto. L’ormai ex Patron blucerchiato nella mattinata di ieri è stato arrestato a Milano, portato direttamente a San Vittore: diverse le accuse al noto produttore cinematografico. Bancarotta, falso in bilancio e fatturazione fraudolenta: combinazione letale che ha coinvolto anche i parenti dell’ex Presidente doriano.
Figlia e nipote ai domiciliari perchè titolari di alcune società, ormai non c’è più nulla da fare. Se non cercare di difendersi e dimostrare la totale estraneità dei fatti. Laddove possibile. Come ha fatto proprio il club presieduto fino a ieri da Ferrero, ereditato – per così dire – con 15 milioni di debiti: “La Sampdoria non è coinvolta in alcun modo nella vicenda”, si legge in una nota ufficiale.
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La questione si fa seria, più di quanto già non sia: l’avvocato di Ferrero ha chiesto immediatamente il trasferimento del suo assistito nella Capitale per prendere parte a una perquisizione. Gli inquirenti stanno setacciando tutto, compresa una cassaforte in un’abitazione di Roma: gli elementi continuano ad emergere come tessere di un puzzle. L’enigma della discordia culmina con alcune intercettazioni che confermerebbero le evidenti difficoltà del produttore a gestire alcune società.
Nel mirino la Blue Cinematografica, Emmelle, Blue Line e Maestrale. Questi i nomi che avrebbero incastrato l’uomo d’affari. Conversazioni inequivocabili con Gianluca Vidal (membro del CDA blucerchiato) e Andrea Diamanti. Ferrero, con la collaborazione di alcune personalità ancora da definire, avrebbe cercato di risanare i conti attraverso operazioni rischiose. Spostamento di denaro, capitali in movimento: transazioni sospette. Mai quanto le telefonate che adesso suonano come una sentenza: “Massimo hai 200 milioni di debiti, come pensi ne uscirai?”, si legge sul Secolo XIX. La stessa domanda che oggi si fanno in molti.
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