Sono circa 5mila i neonati che ogni anno in Italia necessitano di essere rianimati per problemi nati durante e dopo il parto: i consigli del professore Ramenghi.
Luca Ramenghi è il professore di Pediatria all’Università degli Studi di Genova che ha parlato di bambini nati ogni anno che necessitano di essere rianimati: secondo l’esperto sarebbero circa 5mila i piccoli nascituri in Italia. “Di questi, 600 sviluppano una encefalopatia post-asfittica grave, 300 almeno circa presentano stroke arterioso. Su 100 bambini che sviluppano paralisi cerebrali (una media di circa 2 ogni mille nati) almeno un quinto è dovuto ad encefalopatia post-asfittica“, ha commentato l’esperto all’Adnkronos Salute.
LEGGI ANCHE >> Omicron, Andreoni a Free.it, “Sappiamo che è altamente contagiosa. Sui vaccini aspettiamo”
L’esperto ha infatti parlato dell’asfissia perinatale, ovvero la riduzione della riduzione dell’ossigeno nel sangue del piccolo che durante e prima del parto. Mai come in questo caso lo stesso Ramenghi ha parlato della ricerca che può e deve aiutare a identificare le possibili cause di questo problema. L’esperto è anche direttore della Patologia neonatale e del Dipartimento “Madre-Bambino” presso l’Irccs Gaslini di Genova.
Ramenghi ha parlato dell’Italia come di uno dei Paesi dove i numeri di mortalità neonatale sarebbero bassi (2,1 per mille piccoli appena nati ndr). I dati sarebbero più bassi, secondo i dati Istat di Inghilterra (2,9), Germania (2,9), Olanda (2,7) e Danimarca (2,6). Nonostante questo, però, 6,7 su mille avverrebbero prima del termine previsto in Italia, con tutte le conseguenze del caso per i piccoli nati. Nel 2020 sono nati 400mila bimbi, “circa 25-28mila sono venuti alla luce prima delle canoniche 37 settimane. Di questi 2.500 sono nati al di sotto delle 31 settimane e con un peso inferiore ai 1.500 grammi. Sono 25-28mila i nati prematuri sotto le 37 settimane che sono tanti perché i parti pre-termine non sono privi di conseguenze”, ha commentato Ramenghi.
LEGGI ANCHE >> Omicron, Prof Gilestro dell’Imperial College a Free.it “Ipotesi reale che la variante buchi gli anticorpi”
Il personale sanitario potrebbe in diversi casi decidere per un parto prima del previsto e questo avrebbe delle ragioni ben precise. “Se un feto sta crescendo poco e male e per questo soffre all’interno dell’utero bisogna decidere di farlo nascere prima. È un buon motivo per salvare il benessere del feto e del futuro neonato. Ma alla base di un parto prematuro ci sono davvero tante condizioni“, conclude Marenghi.
Cambia di nuovo il tempo in Italia, arriva un'allerta burrasca in grado di rovinare gli…
Rivoluzione estiva nei rapporti tra Google e Android, introduzione di un nuovo sistema per il…
Il governo italiano ha dato il via libera a un bonus affitto per quattro anni:…
Chi raccoglie le conchiglie in spiaggia rischia grosso: sono previste multe salatissime, tutti i dettagli…
Sorprendente situazione venutasi a creare con la Formula 1 ed è davvero bufera con i…
Il caso botulino continua a far discutere, svelato l'ingrediente killer: è questo l'alimento che è…