Green+pass+falsi%2C+fermato+giro+con+pagamento+in+cryptomonete%3A+la+scoperta
freeit
/2021/11/08/green-pass-falsi-fermato-giro-con-pagamento-in-cryptomonete-la-scoperta/amp/
Cronaca

Green pass falsi, fermato giro con pagamento in cryptomonete: la scoperta

Published by
Alessandro Artuso

La voglia di andare in palestra ha spinto una giovane modella a chiedere green pass falsi, ma le cose non sarebbero andate per il verso giusto: la ricostruzione della vicenda.

Green pass falsi, le indagini della polizia dopo una denuncia

La ragazza aveva deciso di non aderire alla campagna vaccinale contro il Covid e al contempo di voler andare comunque in palestra. Il giro di green pass falsi sarebbe stata quindi la scorciatoia perfetta per evitare tamponi periodici e tutto quello che occorre in questi casi. I social sono infatti diventati il luogo perfetto per trovare una soluzione alternativa.

LEGGI ANCHE >> No Green Pass: a Milano 115 identificati, 11 denunciati e 2 fogli di via

Per la certificazione verde fasulla le sarebbe stato richiesto il pagamento di 150 euro, nonché l’invio del documento d’identità. Dopo aver fatto tutto ciò la giovane non avrebbe però ricevuto nulla, anzi. La storia non finisce qui perché la giovane sarebbe stata ricattata da uno sconosciuto, con tanto di nuove richieste di denaro.

Green pass falsi, la denuncia e il risultato delle indagini

I metodi di pagamento per ottenere i green pass falsi

La ragazza ha scelto con evidente imbarazzo, così come riportato dalle forze dell’ordine, di denunciare quanto accaduto. Nel frattempo la polizia ha subito dato il via all’indagine informatica, individuando un’abitazione che si trova nel Lazio. Le forze dell’ordine hanno così scoperto il giro d’affari e trovato un giovane studente, ritenuto il referente italiano di un’organizzazione di hacker russi specializzati nella creazione di green pass falsi.

LEGGI ANCHE >> No Green Pass, ecco come a Milano il corteo sfida la polizia

Tutto ciò avveniva all’interno di alcuni canali Telegram gestiti direttamente dal ragazzo che poi girava tutti i documenti agli hacker in Russia. Fatto sta che nel giro di pochi mesi questo giro d’affari avrebbe fruttato al giovane circa 20mila euro. Gli esperti del cybercrimine avrebbero inoltre sfruttato la ricezione di questi documenti personali per aprire conti online,  carte di credito e tanto altro. Le cifre servivano anche per acquistare utenti fake, in modo tale da attrarre i potenziali acquirenti della certificazione verde falsa. Il giovane aveva utilizzato i proventi per comprare capi costosi e oggetti tecnologici di ultima generazione.

Recent Posts

Annunciato il ritardo nelle pensioni, italiani gelati: cresce la preoccupazione

Arrivano importanti novità per quel che riguarda le pensioni del prossimo mese. Occhio nello specifico…

4 ore ago

Il ciclone colpisce l’Italia, queste regioni saranno a serio rischio

Sta per arrivare un peggioramento delle condizioni meteo. Queste le regioni che saranno colpite nei…

15 ore ago

Unieuro fa felici gli italiani: adesso è in vendita a prezzi stracciati

Una nuova incredibile offerta e Unieuro è pronto a spiazzare tutti gli italiani. Cifre interessanti,…

1 giorno ago

Ormai ci siamo, gli abbonati Netflix non vedono l’ora: arriva la serie più attesa

Prosegue il countdown per l'uscita dell'attesissima serie tv su Netflix. Ci siamo quasi. Ecco il…

2 giorni ago

Instagram, occhio a questa funzione: c’entra la privacy

Possibile e interessante novità per Instagram. Si tratta di una svolta, andiamo a vedere questo…

2 giorni ago

Netflix, scadenza imminente: cosa cambia per gli utenti

Ancora pochi giorni poi sarà addio a Netflix. La scadenza ormai è imminente. Ecco cosa…

3 giorni ago