Sciopero, lunedì 8 novembre scendono in piazza i servizi ambientali: i motivi

Indetto per la giornata di lunedì 8 novembre lo sciopero Nazionale dei lavoratori attivi nei servizi ambientali: saranno in circa 100mila a fermarsi per un giorno.

Sciopero dei lavoratori attivi nel settore dei servizi ambientali (Immagine Pixabay)

Migliaia i lavori del settore pubblico e privato che si fermeranno in vista della giornata di sciopero indetta lunedì 8 novembre 2021. Saranno un centinaio i presidi attivi in diverse città italiane con l’obiettivo di rivendicare il rinnovo del contratto scaduto da oltre 24 mesi. Lo stop al lavoro si protrarrà per tutta la giornata, ed è stata annunciata dai sindacati Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel.

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L’idea è quella di protestare contro le decisioni intraprese da Confindustria Cisambiente e Fise/Assoambiente per l’attività privata, Utilitalia per la parte pubblica. Proteste anche contro le cooperative principali che sono Agci, Confcooperative e Legacoop. La tensione è alta soprattutto perché si sarebbe atteso troppo tempo, così come evidenziato dai lavoratori.

Sciopero dei servizi ambientali in programma lunedì 8 novembre 2021, i dettagli

Lavoratori dei servizi ambientali in sciopero (Immagine Pixabay)

La protesta arriva in un momento molto delicato visto che il rinnovo del contratto nazionale di settore non è ancora cosa fatta. “Siete responsabili della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore. Dopo aver perso tempo lasciando che ben 27 mesi trascorressero dalla scadenza del contratto, hanno poi posto condizioni inaccettabili di fatto mettendoci nelle condizioni di non poter proseguire“, si legge in una nota di protesta dei lavoratori.

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Una nota di Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, pubblicata dall’Ansa, evidenzia la tensione per quanto sta avvenendo. “Riconoscere il diritto al rinnovo del contratto a questi lavoratori, soprattutto dopo il servizio svolto nel corso della pandemia, è doveroso. Ed è ancora più urgente perché riguarda gli addetti di un settore strategico, che sarà valorizzato dagli investimenti europei legati al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza“, commentano le sigle sindacali che difendono i diritti dei lavoratori. La richiesta specifica riguarda anche il Contratto collettivo nazionale di lavoro, chiesto a gran voce per il futuro dei lavori dei servizi ambientali.

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