Gigi Proietti, dopo un anno dalla morte esce il suo ultimo film

A un anno esatto dalla scomparsa di Gigi Proietti, esce nelle sale l’ultimo film con il grande attore romano, che interpreterà una versione di Babbo Natale tutta particolare. Ed è in arrivo anche un docufilm sulla sua storia.

Gigi Proietti, a un anno dalla morte esce l’ultimo film

Gigi Proietti è scomparso esattamente un anno fa, il 2 novembre 2020. Il celebre attore di Mandrake nel film cult ‘Febbre da Cavallo‘ sarà comunque il protagonista, a un anno di distanza, di un nuovo film. Si tratta di ‘Io sono Babbo Natale‘, per la regia di Edoardo Falcone, prodotto da Lucky Red.

Nel film, Proietti affianca Marco Giallini, che interpreta un ex detenuto. Una volta uscito dal carcere, avrà un incontro particolare con Proietti, il cui personaggio è convinto di essere il vero Babbo Natale.

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Gigi Proietti, in arrivo anche docufilm sulla sua vita

Gigi Proietti, in arrivo anche docufilm sulla sua vita
Gigi Proietti, in arrivo anche docufilm sulla sua vita

A ricordare la figura del grande attore, sarà anche ‘Luigi Proietti detto Gigi‘, documentario a cura di Edoardo Leo prossimamente nelle sale. Nell’opera è presente tutta la famiglia di Gidi, sua moglie Sagitta Alter e le due figlie.

Leo ha spiegato in sede di presentazione dell’opera, da dove fosse arrivata l’idea: “Nel 2018 mi ero messo in testa di fare un documentario su ‘A me gli occhi please’, l’one-man-show descritto da Roberto Lerici. Lo proposi a Gigi che mi rispose incredulo: ‘Un documentario su di me? E perché?’. Dopo qualche titubanza disse di sì e cominciai a fare interviste, a raccogliere materiale, a seguire per mesi ogni recita di un suo spettacolo ovunque fosse“.

Durante la realizzazione dell’opera, però, Gigi è scomparso. Dopo aver chiesto il permesso alla famiglia, il lavoro è andato comunque avanti. Con il progetto che è però divenuto a quel punto “il tentativo di scoprire il mistero di un artista capace di unire alto e basso, di stravolgere, mettere in berlina i classici conoscendoli profondamente, unire le generazioni”, spiega Leo. Che conclude: “E’ stata un’impresa perché Proietti ha fatto tantissimo, e alla fine è stato un atto d’amore dovuto“.

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