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Cronaca

Attacco Haker Siae, chiesto riscatto anche agli artisti

Published by
Bianca Senatore

Qualche giorno il furto di dati sensibili alla Siae, oggi gli hacker si sono rivolti direttamente agli artisti e hanno chiesto un riscatto in cambio dei loro dati sensibili. Numeri di telefono, indirizzi, numeri di carte di credito e password per diecimila euro in bitcoin. 

Gli hacker hanno chiesto agli artisti diecimila euro in bitcoin

Diecimila dollari in bitcoin. E’ questo il prezzo per la propria privacy secondo gli hacker che qualche giorno fa hanno rubato alla Siae 60 Gigabye di informazioni sensibili. Questa mattina molti artisti hanno ricevuto la mail con la richiesta di riscatto. La cifra esatta o tutte le informazioni private come numeri di cellulari, password e conti correnti, saranno rese pubbliche.

Contemporaneamente, gli hacker che hanno firmato il mega colpo alla Siae hanno deciso di mettere in vendita il pacchetto intero di dati trafugati per la somma di 500 mila dollari. L’offerta è rivolta a chiunque abbia soldi e voglia di acquistarli. Ed è una risposta alla Siae che, dopo il  furto, non ha ceduto al ricatto e non ha pagato, almeno per ora.

LEGGI ANCHE >> Hacker: così vendono mail e password su Telegram

Attacco Haker Siae, per tutti i dati chiesti 500 mila dollari

In un messaggio pubblicato sul loro sito gli attaccanti hanno, inoltre, messo in vendita tutti i dati alla  costi di 500.000 dollari. “La società non è voluta scendere a patti. Il prezzo di tutti i dati è 500 mila dollari” hanno scritto in un comunicato i pirati informatici. Per dimostrare di far sul serio, gli hacker hanno messo in chiaro 1,95 gigabyte di informazioni e poi si sono rivolti a manager, agenti e staff delle stari. “Contattatemi per riscattare ogni cosa. Dopo la vendita tutto saranno cancellato“, hanno fatto sapere.

Per ora, sembra che sul dark web circolino circa 5.200 file contenenti dati personali, ma è solo un minuscola parte dei dati in possesso dei criminali dell’internet. “Pagate”, è l’invito minaccioso degli hacker, che hanno comunicato anche il metodo di pagamento. Chi davvero volesse cedere al ricatto e versare l’equivalente di diecimila dollari in bitcoin ha le istruzioni. E’ stato comunicato, infatti, il codice di un borsellino digitale, come una sorta di conto corrente, su cui è possibile versare la somma.

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