Arriva la foto che il centro destra aspettava, l’abbraccio tra il leder leghista Salvini e quello di Fratelli d’Italia Meloni. Compatti verso le elezioni dicono: “Cambieremo l’Italia”. Chiuse le polemiche degli ultimi giorni. Ultima in ordine di tempo quella di ieri dovuta al mancato incontro tra i due a Milano per un ritardo del volo della leader di Fratelli d’Italia.
Abbraccio tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni durante la chiusura della campagna elettorale per Michetti Sindaco di Roma. Uno scatto che getta acqua sul fuoco dopo le polemiche di ieri sul mancato incontro a Milano tra i due dovuto ad un ritardo aereo della leader di Fratelli d’Italia. La foto è stata scattata da Salvini poco prima della Conferenza Stampa con cui il centrodestra chiuderà le campagne elettorali su tutto il territorio nazionale.
“Vinciamo e cambiamo l’Italia”, è stato il commento alla foto dell’ex Ministro dell’Interno. Domenica e Lunedì si voterà per le elezioni dei Sindaci di Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, Trieste e per la Presidenza della Regione Calabria. Salvini ha poi spento ogni possibile polemica dichiarando che i due sono destinati a governare insieme e di essere legati da un profondo affetto politico.
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Elezioni comunali, le parole della Meloni
Anche la leader di Fratelli d’Italia ha voluto stemperare gli animi, dopo lo screzio di ieri, scherzando sul fatto che stamattina non sarebbe potuta arrivare in ritardo: “Non avevo nessun aereo da prendere. Sono contenta di avere incontrato Matteo” ha dichiarato. Tornando poi sul tema elettorale la Meloni ha voluto ricordare che la campagna si concluderà con la chiusura delle urne, mettendo il centrodestra in guardia da possibili cali di tensione delle ultime ore.
“La presenza dei leader oggi racconta che noi crediamo nella sfida per Roma. È stata un campagna elettorale molto strana: nelle piazze entusiasmo straordinario per le nostre proposte, poi leggi i giornali e c’è un’altra Italia”, dichiara la Meloni. Che poi conclude: “I cittadini non si fanno fregare più dai sondaggi commissionati e da una sinistra che ha lavorato su nostre presunte divisioni”.
